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Compiti delle vacanze: croce o delizia per gli studenti? Il dibattito infiamma i social – Orizzonte Scuola Notizie


Mentre l'estate continua, sui social si riaccende l'annosa questione dei compiti delle vacanze. C'è chi li considera un inutile supplizio, chi un male necessario e chi si interroga sulla loro reale utilità.

Sui social si moltiplicano i commenti di genitori e studenti che lamentano un carico eccessivo di esercizi, letture e consegne varie. “La scorsa settimana ero con i miei nipoti e ho scoperto l'insostenibile quantità di compiti per le vacanze che hanno i ragazzi. Io lo trovo inaccettabile”scrive un utente.

Tra le critiche più frequenti, la mole eccessiva dei compiti e l'abitudine di alcuni docenti di assegnarli a ridosso della fine delle vacanze, lasciando poco tempo agli studenti per organizzarsi.

Non mancano poi le polemiche tra genitori e insegnanti, con chi accusa i primi di voler delegare la responsabilità dell'apprendimento alla scuola e chi ribatte che i docenti hanno diritto al riposo dopo un anno di lavoro.

Ma a cosa servono davvero i compiti delle vacanze? “Gli studi di psicologia cognitiva sottolineano la necessità di esercitare i meccanismi dell'apprendimento durante il periodo estivo per stabilizzare e facilitare il recupero di conoscenze acquisite”, spiega Teresa Viviana Ambrogio, psicologa e professoressa di sostegno, a Pagina dei fan.

Ambrogio sottolinea l'importanza di una corretta pianificazione dei compiti, soprattutto per i bambini degli elementari, che potrebbero aver bisogno del supporto di un adulto.

“I genitori devono dimostrare capacità non solo di fornire il giusto supporto ai figli, senza apparire troppo lassisti o eccessivamente assillanti, ma anche di mediare tra le proprie aspettative e le possibilità del bambino”aggiunge.

Un sondaggio condotto da Skuola.net su un campione di 1.000 studenti di scuole medie e superiori ha rivelato che l'80% degli intervistati si dichiara contrario ai compiti delle vacanze: il 25% in modo assoluto, il 49% solo se eccessivamente impegnativi.

Insomma, il dibattito sui compiti delle vacanze rimane aperto e articolato. Se da un lato è importante che gli studenti non dimentichino completamente quanto appreso durante l'anno scolastico, dall'altro è altrettanto importante garantire loro il giusto tempo per il riposo e lo svago.

Forse la soluzione sta nel trovare un compromesso tra le esigenze didattiche e il diritto al relax, puntando su attività stimolanti e coinvolgenti che non si trasformano in un'estenuante appendice dell'anno scolastico.



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