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Israele, l’escalation di luglio: dal raid in Yemen all’uccisione di Haniyeh


L'omicidio del leader di Hamas Ismail Haniyeh in Iran nelle prime ore di mercoledì 31 luglio chiudendo simbolicamente un mese caratterizzato dall'uccisione – riuscita o sfiorata – di esponenti chiave del cosiddetto Asse della Resistenza anti-israeliano e da importanti operazioni militari condotte dall'Idf (le Forze armate di Israele) in vari teatri: Striscia di Gaza, Libano, Yemen.

Un mese iniziato con l'uccisione di Abu Ali Nasser, comandante dell'unità Aziz di Hezbollah, colpito il 3 luglio dall'Idf mentre era a bordo di una macchina a Tiro, nel Sud del Libano. L'unità Aziz è operativa nel settore orientale del confine tra Israele e il Paese dei cedri.

Dieci giorni dopo, sabato 13 luglio, è stata presa di mira una primula rossa di Hamas: Mohammad Deifil capo delle Brigate Ezzedin al-Qassam (l'ala militare di Hamas), ritenuto uno degli organizzatori degli attacchi del 7 ottobre 2023. L'Idf ha condotto un bombardamento aereo nel campo profughi di al-Mawasi, nella Striscia di Gaza. Nel raid, che ha fatto oltre 90 morti e 300 feriti, è stato sicuramente ucciso Rafa Salama, il comandante della Brigata Khan Yunis di Hamas. Deif era con lui ma sarebbe sopravvissuto.

L'attacco israeliano a Hodeida, nello Yemen



Il sabato successivo, 20 luglio, l'aviazione israeliana ha colpito per la prima volta in Yemen: i suoi aerei hanno bombardato il porto di Hodeida – dove arrivano le armi iraniane – come rappresaglia contro gli attacchi sferrati dai ribelli houti negli ultimi mesi.

Mercoledì 24 luglio l'Idf ha recuperato in un tunnel di Khan Yunisa Gaza, i corpi senza vita di 5 ostaggi che erano stati rapiti il ​​7 ottobre. Nella Striscia rimangono oltre 100 ostaggi, decine dei quali secondo l'esercito sono probabilmente morti.

Martedì 30 luglio, poche ore prima dell'uccisione di Haniyeh a Teheran – non rivendicata ufficialmente da Israele – l'Idf ha dichiarato di aver ucciso a Beirut Fuad Shukr, numero due di Hezbollah. L'Idf ritiene Shukr il comandante responsabile del lancio del missile sul campo di calcetto del villaggio druso di Majdal Shams, in cui sono morti 12 bambini israeliani. Hezbollah ha rigettato l'attribuzione di questo attacco.

Il funerale druso dei bambini uccisi nell'attacco nel Golan



Noto anche come Hajj Muhassin, Shukr è stato colpito da un drone tra i palazzi di Haret Hreik, nella periferia meridionale della capitale libanese. Hezbollah ha confermato che Shukr si trovava in quel palazzo, ma non ha fornito informazioni sulla sua sorte.

Non ci sono dubbi invece sulla morte di Ismail Haniyeh. Il leader politico di Hamas è stato ucciso mercoledì 31 luglio verso le due di notte ora locale a Teheran, dove martedì aveva assistito al giuramento del nuovo presidente della Repubblica Islamica Masoud Pezeshkian.

L'eliminazione del capo politico di Hamas, tra l'altro avvenuta nella capitale del principale paese nemico di Israele, chiudendo un luglio ricco di operazioni militari e omicidi politici (riusciti o tentati) di primissimo livello. E spiana la strada a un agosto che si annuncia carico di tensione in tutto il Medio Oriente.



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