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Austrian Audio OC18, professionale ma anche per Home Studio? – Musicoff Community


Nella creazione di un Home Studio, il parco microfoni è una delle cose che a un certo punto diventano imprescindibili.

Oggi parliamo di un “classico moderno” introdotto da Audio austriaco con il suo OC18. Definisco questo microfono un classico moderno proprio per la storia dei professionisti di questo “nuovo” marchio, tutti ex dipendenti di AKG, che hanno voluto dare una nuova direzione a un progetto già ben noto.

Design minimale, packaging “pro

Il design strutturale dell'OC18 è molto semplice, con linee morbide e colori sobri, quasi austeri. Questo si discosta da alcuni design più squadrati, come quelli di Neumann o Rhode, che sono comunque estremamente riconoscibili (esempio lampante è il TL103, insieme al più famoso NT1).

Il tutto è correlato da una valigetta decisamente sovradimensionatoche contiene tutta la strumentazione accessoria (staffa per inserire la coppia matchavari supporti per l'uso del ragno, ecc.), garantendo un trasporto molto sicuro dell'intero kit.
La valigia brandizzata Austrian Audio fa, in effetti, la sua figura.

La costruzione è ineccepibile: nessuna sbavatura, nulla è lasciato al caso. Il microfono è semplice, elegante e ben assemblato per la sua fascia di prezzo.
Ha un peso che denota l'uso di componenti discreti, senza SMDLa capsula in ceramica CKR12 un diaframma singolo, fatto a mano, sottolinea le intenzioni dell'azienda di partire da un progetto originale e non creare l'ennesimo clone di un microfono storico. Considerando il background dei dipendenti (ex AKG) e la base di partenza del progetto (ispirato al C12), questo aspetto è evidente.

Dati tecnici

  • Impedenza: 275 Ω (simmetrica)
  • Diagramma polare: Cardioide
  • Impedenza di carico: > 1 kΩ
  • Gamma di frequenza: 20 Hz – 20 kHz
  • Tensione di alimentazione: 48 V (< 2,2 mA)
  • Sensibilità (tutte le direzioni): 13mV/Pa
  • Livello di rumore equivalente: 9 dB (A)
  • SPL massimo: 148 dB SPL (158 dB SPL)
  • Pad commutabile: -10 dB, -20 dB
  • Filtro analogico Low Cut: 40 Hz (2° ordine), 80 Hz (2° ordine), 160 Hz (1° ordine fino a 80Hz, 2° ordine sotto)

Prime riflessioni

Utilizzando il monitoraggio diretto della scheda audio (nel nostro caso l'Audiofuse di Arturia), la prima cosa che si nota è l'assenza di rumori di fondo. Bisogna spingere molto il preamplificatore per cominciare a percepire dei leggeri rumori. Anche picchiettando sul corpo del microfono non si sentono rumori particolari che possono creare problemi.

Il microfono ha una buona risposta anche fuori asse. Anche muovendosi verso i lati (intorno ai 15 cm) il risultato finale non cambia particolarmente.
Questo può essere utile per chi si registra podcastpermettendo una certa libertà di movimento senza dover restare perennemente attaccati al microfono, cosa non facile soprattutto durante lunghe sessioni.

Per quanto riguarda il suono, il microfono è abbastanza lineare, con un leggero calo di un decibel intorno ai 500 Hz e una spinta di quasi 3 decibel sui 7000 Hz.

Il suo utilizzo in home studio è ideale per voci e chitarre acustiche e classiche, grazie alla sua EQ evidente sulle frequenze medie e medio-alte. Tuttavia, anche i migliori preamplificatori integrati nelle schede audio potrebbero non essere sufficienti; consiglio un preamplificatore esterno, come il Audio caldo (modello che simula il 1073) o un Audio universale con simulazione del 1073.

Un difetto, se così vogliamo chiamarlo, è la sensibilità del microfono, che richiede un minimo di trattamento acustico della stanza per evitare di catturare riverberi o altro di inatteso. Non è quindi propriamente adatto a essere utilizzato in una “cameretta” casalinga, se non con le dovute accortezze.

Un buon investimento?

Decisamente sì. Per il prezzo (sotto i 1000 euro) stiamo parlando di un prodotto ben costruito e ben suonante, che può diventare uno standard per il proprio studio.

È ideale per registrare voci, pianoforti e chitarre acustiche. Attualmente, il prezzo del singolo microfono oscilla tra i 680 e gli 800 euro.
La coppia abbinata può non essere necessaria per tutti e, ovviamente, farebbe lievitare il prezzo, ma per chi ne ha bisogno, rappresenta comunque un buon investimento.

Possiamo quindi parlare di un microfono di costruzione europea (fatto in Austria) che, essendo di fascia professionalerichiede un ambiente adeguato e un preamplificatore di buon livello, a meno che non si possieda già una scheda audio di alta qualità (come Apogee, Audient o RME).

Austrian Audio è distribuito in Italia da Musica Mogar.



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