Music

Shackleton & Six Organs of Admittance – Jinxed By Being


Dall'incontro fra Sicuro Shackletonproduttore ed esponente di rilievo della scena dubstep, e Ben Chasnychitarrista statunitense titolare del progetto Sei organi di ammissione, prendi forma le sette tracce inserite in questo album collaborativo nuovo di zecca intitolato “Jinxed By Being”. Un lavoro oscuro e affascinante, estremamente complesso e faticoso, che attrae più nella sua intrigante forma che nella pura sostanza.

Credito: Bandcamp

I due artisti, seppur in contesti assai diversi tra loro, sanno come dar vita a sonorità non solo originali, ma soprattutto sperimentali. Chasney, con la sua chitarra evocativa e gli elementi elettronici, freak folk e noise art, mentre Shackleton riesce a spaziare tra i generi più disparati, a suo agio tanto con la techno quanto con la musica classica più moderna e fuori di testa.

Premi play e hai l'impressione di star ascoltando la colonna sonora per la fine del mondo. Brani lunghissimi, allucinati, dai toni mistici e orientaleggianti, che si sviluppano liberamente seguendo le evoluzioni della chitarra inquieta di Ben Chasney e della programmazione di Shackleton. Fin dal pezzo di apertura, “The Voice And The Pulse”, si percepisce un senso di imminente rovina. Si parte con un semplice motivo, o un loop che si ripete all'infinito, per poi perdersi in un mare che bolle di suoni cupi e asfissianti.

In “Stages Of Capitulation” chitarra e basso si intrecciano con tamburi tribali che sfociano nel caos. Pezzi come “The Sign Of The Dove” e “Open Your Heart” presentano forme più tradizionali ma, nel complesso, “Jinxed By Being” è un album che ha ben poco di “normale”. Un'opera ammaliante ma spesso noiosa, intrisa di un'angoscia cosmica che ne accentua la natura psichedelica e trascendentale.

Ascoltare questo disco è come attraversare un velo intangibile che divide il nostro mondo da un luogo misterioso e alieno; una terra inesplorata dove la luce è perennemente soffusa e l'aria è appesantita da incenso che, invece di sprigionare profumo, libera suoni elettronici che sembrano provenire da epoche lontane. Un po' troppo cupo e oscuro ma, come già scritto, così originale e affascinante da meritare più di un ascolto.



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