Camarda, primi assaggi di grande Milan: i gol, le canzoni, le dritte dei big
Giocate da fenomeno e un futuro da top player già scritto: la trasferta americana con il Milan ha confermato che il giovane talento rossonero ha diritto di stare in quel gruppo, a dispetto dei suoi sedici anni
Due scene dalla tournée americana del Milan. La prima: Francesco Camarda alla fine della partita col Real a Chicago si mette a giocare con i capelli di Samuel Chukwueze, che sta festeggiando la partita vinta da migliore in campo. Un po' gesto d'affetto, un po' scherzo da ragazzo. La seconda: partitella di fine allenamenti, gialli contro azzurri, i gialli costruiscono una buona azione a sinistra e trovano Camarda libero. Lui, sereno, la mette all'incrocio col destro. Camarda è così, è alla prima settimana della vita in un gruppo di adulti ed è chiaro, è un ragazzo. In campo però sembra uno del gruppo, è presto per capire quanto valga ma nell'allenamento aperto al pubblico è sembrato uno come gli altri, come se non avesse 16 anni.
cantante da brividi
—
Camarda, vada come vada, ricorderà questi 10 giorni negli Stati Uniti per tutta la vita. Non era tra i convocati iniziali, si è aggiunto dopo la prima partita di New York contro il Manchester City e ora si gode il momento. Due sere fa è andato al karaoke, ha cantato “Sarà perché ti amo” e beh, è stato terribile. Voto 3. Rafa Leao, che quando può scherzare non si sottrae, gli ha scritto sui social: “Meno male che sai giocare a calcio perché da cantante malissimo”. E Alexis Saelemaekers, quando ha vinto la sfida ai kart, gli ha dedicato una storia Instagram: “Francesco, prossima volta fratello”. Uno del gruppo.
dalla barca alla spal
—
La vita vera però aspetta Francesco Camarda dopo il volo intercontinentale di ritorno. Milan Futuro si sta allenando senza di lui ma ha riservato un posto per lui: sarà un attaccante in Serie C. Senza ansia, senza pressioni, si allenerà qualche volta con la prima squadra – quante volte, è da capire – e sperimenterà il calcio professionistico . Francesco lo scorso anno ha giocato sotto età in Primavera – un 2008 contro i 2005 – ma ora dovrà tuffarsi in un altro mondo: un sedicenne contro i trentenni a Perugia, Pescara, a Terni dal suo vecchio allenatore Ignazio Abate, a Ferrara con la Spal . Campi storici, che ha visto in televisione. Sarà dura, ma gli farà bene. Domani sera, leggero, invece andrà a Baltimora, in uno stadio gigante, a giocare contro il Barcellona… e non alla PlayStation. Fonseca gli darà probabilmente qualche minuto alla fine, come un anno fa nella stessa partita, a Las Vegas, accadde a Lamine Yamal con l'altra maglia. Anche Yamal sembrava un ragazzino ma i ragazzini, se sono speciali, volano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA