Economia Finanza

Harris, il giorno della scelta: il vice sarà Shapiro, Walz, Kelly o una sorpresa?


La rosa dei potenziali candidati considera da Kamala Harris per la vicepresidenza si è ristretta a pochissimi nomi, sopravvissuti a un intenso vaglio e dibattito politico. Harris scioglierà le riserve oggi, prima di un comizio a inizio serata a Philadelphia dove comparirà affiancata dal prescelto. Ma il fatto che ancora nel tardo pomeriggio di ieri la sua campagna aveva lasciato trapelare che una decisione ancora non era definitiva ha segnalato quanto il calcolo personale e politico sia difficile: tre i grandi favoriti, il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, il senatore dell' Arzona Mark Kelly e il governatore del Minnesota Tim Walz. Qualcuno riduceva la battaglia a un duello tra Shapiro e Walz. Ma non erano neppure escluse sorprese al di fuori dei tre principali pretendenti.

Harris di sicuro ha avuto lunghi colloqui faccia a faccia con i maggiori aspiranti negli ultimi giorni, con in gioco l'affiatamento per costruire un “ticket” presidenziale efficace contro i repubblicani Donald Trump e JD Vance. Allo stesso tempo si sono moltiplicate le campagne di lobby a favore di uno o dell'altro “nome” dentro il partito. Shapiro e Kelly sono i preferiti dai moderati, Walz dai progressisti. Almeno un altro governatore, Andy Beshear del Kentucky, potrebbe emergere quale figura di compromesso.

I meriti dei politici in pole position sono stati passati al setaccio. Shapiro è noto per essere da molti anni vicino a Barack Obama ed era stato tra i primi, ancora da deputato statale, a sostenere la sua corsa presidenziale. Anche Harris è considerata da tempo legata a Obama e ha reclutato nella sua campagna numerosi ex esponenti della cerchia dell'ex Presidente. Shapiro è inoltre un moderato popolare nello stato che governa, la Pennsylvania, che è decisivo per le urne per la Casa Bianca. Ebreo e forte sostenitore di Israele, è stato critico della sinistra del partito sulla guerra a Gaza, ma potrebbe bilanciare la maggior sensibilità mostrata da Harris per la tragedia palestinese. Shapiro ha anche sostenuto voucher pubblici per le scuole private, una posizione tradizionalmente conservatrice e invisa al siindacato degli insegnanti. Tra i problemi, uno scandalo di molestie sessuali a carico di un ex collaboratore che non ha perseguito con decisione. Si scontra infine con l'opposizione di uno dei due senatori democratici del suo stesso stato, John Fetterman, che lo considera troppo ambizioso.

Walz, con radici nell'America rurale ch spesso sfugge ai democratici, è diventato invece il preferito dei progressisti per il tono popolare e il sostegno a politiche sociali nel suo stato del Minnesota, quali assenza dal lavoro pagato per ragioni familiari e mediche e l' espansione di crediti fiscali per famiglie con bambini quale strumento di lotta alla povertà. Ha anche firmato una legge per la trasparenza e la protezione dei consumatori che comprano biglietti online per eventi e concerti, la legislazione Taylor Swift. E ha coniato uno degli slogan più usati contro Trump e Vance, definendoli “strani”, inquietanti.

Kelly, ex marina militare ed ex astronauta, ha vinto ripetutamente un seggio da senatore in uno stato arduo quale l'Arizona, a sua volta tra i più incerti nelle elezioni presidenziali. Si è distinto in particolare per politiche moderate sull'immigrazione, uno dei talloni d'Achille dei democratici. Ha anche ottenuto la costruzione di una sezione di muro al confine con il Messico dove mancavano barriere e controlli. La moglie Gabbi Giffords è una ex deputata rimasta gravemente ferita da un attentatore e lui è uno strenuo sostenitore di misure sul controllo delle armi.



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