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L’Inter dura solo venti minuti, l’Al Ittihad di Benzema vince 2-0 con la doppietta di Diaby


Nel test dell'U-Power Stadium vincono i sauditi con un gol per tempo dell'ex Aston Villa. Primi minuti di amichevole per Calhanoglu, Dumfries e Thuram

Dal nostro inviato Francesco Pietrella

7 agosto 2024 (modifica alle 22:33) – MONZA

Il temporale che si è abbattuto su Milano ha colpito di striscio puro l'Inter, riparatasi a Monza dalla pioggia ma non dai colpi dell'Al Ittihad di Laurent Blanc. I tredicimila dell'U-Power Stadium aspettavano i due numeri 9, Thuram e Benzema, ma la scena se l'è presa il 19, Moussa Diaby, l'uomo da 65 milioni che in un'altra vita ha giocato un paio di partite all'Ezio Scida di Crotone. Stasera ha steso i nerazzurri con una doppietta (2-0). Il destino è così.

ritmi bassi

La parola chiave per aprire la gara nerazzurra ha cinque lettere: ritmo. Che è basso, bassissimo, forse troppo se escludiamo il primo quarto d'ora dove la squadra di Inzaghi ha palesato buone idee: un paio di progressioni di Bisseck – uno dei migliori -, una bella azione nata da un fraseggio stretto e una sventagliata mancina di Dimarco per Darmian. La più classica delle costruzioni “da quinto a quinto” tanto amata dall'allenatore. Inzaghi schiera quasi tutti i titolari: tolto Lautaro – rimasto a casa – e Mkhitaryan lasciato a riposo, ci sono Sommer, Acerbi, Bastoni, Darmian, Dimarco, Calhanoglu, Barella, Frattesi e Thuram. Le azioni ragionate sono soprattutto dovute: la prima al 10', con un triangolo confezionato da Dimarco, Frattesi e Correa. L'argentino salta il portiere, ma il suo amico Luiz Felipe salva sulla linea. La seconda, arriva tre minuti dopo: cross di Dimarco e colpo di testa di Darmian a lato. Da lì, troppo poco. E troppi errori. Anche nel gol di Diaby: il sinistro del francese non è irresistibile, ma Sommer lo lascia andare sul suo palo.

PASSO INDIETRO

Lo chiamano calcio d'agosto perché l'afa se lo porta via, ma rispetto alle sfide contro Las Palmas e Pisa c'è stato un passo indietro. Soprattutto in avanti. Thuram, rientrato da un pugno di giorni, deve ancora trovare la condizione, mentre il gioco di Correa è quello di chi ha la valigia fuori la porta in attesa di partire. Deve solo capire colomba. Troppe indecisioni, comunque: il raddoppio di Diaby – diagonale mancino – nasce da un passaggio sbagliato di Bastoni, con la timida complicità di Bisseck, reo di essersi fatto saltare agevolmente. Dopo un'ora Inzaghi ha cambiato nove giocatori, ma alla fine l'Inter ha chiuso senza reti. È la prima volta in estate. Tra i meno in forma ancora una volta Correa, mentre Bisseck – al netto del gol incassato – ha mostrato di essere già in forma campionato. I tifosi gli hanno dedicato anche un paio di cori. Lui ha risposto presente spingendosi un paio di volte in avanti, sia da quinto sia da centrale difensivo. Promosso. Sul resto c'è da migliorare. Soprattutto nella condizione. Seconda nota stonata: a un paio di minuti dal gong de Vrij, entrato nella ripresa, ha lasciato il campo per un problema muscolare. Da monitorare. Il 12 l'Inter volerà a Londra per sfidare il Chelsea, poi lo sguardo volgerà al Genoa: tra dieci giorni inizia la Serie A. Inzaghi tiene d'occhio il meteo.





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