Jury Chechi: “Anche l’Italia ha la sua Biles, si chiama Sofia Raffaeli”
Il “Signore degli anelli” scrive per noi: “Sofia è la Simone dei piccoli attrezzi, ha la stessa testa pazzesca che le consente di non sbagliare un colpo. Con lei e Alice D'Amato questi Giochi sono il momento più alto della ginnastica italiana “
Sento dire da più parti, anche qui a Parigi, che questa Olimpiade rappresenta il momento più alto della ginnastica italiana. Non v'è dubbio che le prestazioni, i risultati e le medaglie messi in mostra dalle ragazze e dai ragazzi dell'artistica siano qualcosa di straordinario – in attesa di applaudire le azzurre della ritmica – ma sono anche le prestazioni ei risultati che ci aspettavamo, almeno noi che li seguiamo da vicino ininterrottamente. Poi, certo, le gare vanno fatte e fin qui sono stati tutte e tutti bravissimi. Anche ad Atene 2004 erano arrivati l'oro di Igor Cassina alla sbarra, l'argento delle Farfalle della ritmica e il mio bronzo agli anelli, ma vent'anni dopo c'è tutta una nazionale di livello da applaudire, della quale purtroppo non si è parlato molto negli ultimi tempi, almeno dopo i Giochi di Tokyo.
