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Guerra Russia-Ucraina: Kiev, «presi 1.000 chilometri nel Kursk». L’ira di Putin


L'Ucraina riceverà “una degna risposta” per la sua invasione del territorio russo. Vladimir Putin lascia trasparire tutta la sua ira in una nuova riunione di responsabilità delle forze armate e della sicurezza al settimo giorno della battaglia di Kursk. Primo obiettivo nel conflitto è ora quello di “espellere” le forze di Kiev dal territorio russo, aggiunge il presidente.

Ucraina, 896° giorno di guerra

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Ma la situazione resta “complicata”, avverte il governatore, Alexei Smirnov, ammettendo che il nemico ha preso il controllo di 28 località. Mentre il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, afferma che il territorio conquistato è pari a mille chilometri quadrati. “Continuiamo a condurre operazioni offensive nella regione di Kursk”, ha annunciato Syrsky in un video postato sui canali sociali del presidente Volodymyr Zelensky, che per la prima volta ha riconosciuto l'offensiva in corso.

E secondo Smirnov sono già 121.000 i civili evacuati dalle aree di combattimento. Sull'altro versante della frontiera, nella regione ucraina di Sumy, gli sfollati sono circa 20.000.

Ma la Russia ha deciso l'evacuazione della popolazione di un distretto in un'altra regione di confine, quella di Belgorod, dove ci sono “attività nemiche”, ha detto il governatore Vyacheslav Gladkov.

Il canale Telegram russo Rybar, considerato vicino alle forze armate, ha riferito di un tentativo di infiltrazione a Belgorod di alcune decine di sabotatori, che sono stati respinti al valico di Kolotilovka. Ma probabilmente gli ucraini si preparano ad “un altro, più serio attacco”. Putin ha aggiunto che la Russia teme azioni ucraine anche in un'altra regione di frontiera, quella di Bryansk.



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