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Mpox, nuova variante più virulenta in Africa. L’Oms: “Rischio serio di diffusione nel resto del mondo”


Cos'è Mpox

Inizialmente era chiamato Monkeypox o vaiolo delle scimmie. Poi per evitare lo stigma il suo nome ufficiale è stato cambiato in mpox. E' un virus della famiglia del vaiolo, ma meno grave del vaiolo che è stato eradicato nel 1980. Si trasmette per contatto ravvicinato della pelle e delle mucose. Il contagio avviene spesso per via sessuale, ma a volte anche toccando biancheria infetta.

I sintomi sono lesioni della pelle su mani, piedi, petto e organi genitali, oltre a febbre, dolori muscolari, mal di testa, debolezza e rigonfiamento dei linfonodi. Il periodo di incubazione è piuttosto lungo – tra una e due settimane – e questo può favorire il contagio prima dell'emergere dei sintomi.

La prima emergenza del 2022

Dopo aver circolato in Africa dagli anni '70 in forma blanda, due anni fa il virus ha iniziato a diffondersi in modo ampio anche nel resto del mondo, ma senza causare sintomi troppo gravi: la mortalità era al di sotto dell'1%.

Nel 2022, dopo l'arrivo del virus in 70 paesi dove non aveva mai circolato (Italia inclusa, con un migliaio di casi), l'Oms ha dichiarato il Mpox “emergenza globale”. Il virus si è diffuso soprattutto fra gli uomini gay e bisessuali, ma i vaccino nei paesi occidentali sono riusciti a limitare l'epidemia.

La nuova variante

In Africa negli ultimi mesi è stata notata una variante nuova, più virulenta, chiamata clade 1b. Nel 2024 nel continente si sono registrati 14mila casi e 524 decessi. L'aumento dei contagi rispetto a un anno fa è stato del 160%, delle vittime del 19%. La mortalità ufficiale è del 3,6%, ma in alcune comunità ha raggiunto il 10%, soprattutto negli affollati campi profughi dell'est del Congo.

L'arrivo della nuova variante è stato osservato all'inizio dell'anno proprio in un villaggio minerario della Repubblica Democratica del Congo, nella provincia del Sud Kivu. Da qui il ceppo più virulento si è diffuso in 13 paesi africani vicini.

A differenza della vecchia variante (chiamata clade 2), la nuova versione del virus provoca lesioni meno gravi sulla pelle e distribuita su tutto il corpo. Il contagio in questo modo passa più spesso inosservato, favorendo i contagi. Il vaccino usato dal 2022 contro il Mpox sembra funzionare anche contro la nuova variante. Le cure, a base di antivirali, non hanno invece un'efficacia dimostrata.

Il virus dei bambini africani

Per ora il nuovo ceppo è concentrato in una decina di paesi dell'Africa, sia fra gli adulti che fra i bambini. Il 96% dei contagi e dei decessi è avvenuto nella Repubblica Democratica del Congo. In questo paese il 70% dei casi e l'85% dei decessi riguarda bambini e ragazzi al di sotto dei 15 anni.

Ieri gli Africa Centers for Disease Control and Prevention, l'agenzia che si occupa di malattie infettive nel continente, aveva dichiarato che il Mpox rappresenta un'emergenza di sanità pubblica in Africa e ha lamentato la carenza di vaccini. Secondo l'Oms le potenzialità per una diffusione del nuovo ceppo di vaiolo delle scimmie anche nel resto del mondo sono “molto preoccupanti”.



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