Guerra, ultime notizie. Oggi colloqui a Doha: Hamas assente, Israele vuole 33 ostaggi. Kursk, l’Ucraina avanza e bombarda le basi aeree russe

09:23

La Russia evacua altre migliaia di persone mentre l'Ucraina rivendica progressi nella regione di Kursk

La Russia ha iniziato a evacuare altre migliaia di persone dalle sue regioni di confine dopo che l'Ucraina ha dichiarato di avanzare più in profondità nel Paese in un'incursione lampo volta a costringere Mosca a rallentare la sua avanzata lungo il resto del fronte. Il più grande attacco straniero al territorio russo sovrano dalla Seconda Guerra Mondiale si è verificato il 6 agosto, quando migliaia di truppe ucraine hanno sfondato il confine occidentale della Russia, mettendo in imbarazzo i vertici militari russi. Sostenute da nugoli di droni, artiglieria pesante e carri armati, le unità ucraine si sono da allora ritagliate una fetta della più grande potenza nucleare del mondo e nelle ultime ore sono in corso battaglie lungo un fronte di circa 18 km all'interno del territorio russo . Il governatore ad interim di Kursk, Alexei Smirnov, ha dichiarato che il distretto di Glushkov, che ha una popolazione di 20.000 abitanti, è stato evacuato. Secondo i dati russi, finora sono state evacuate almeno 200.000 persone dalle regioni di confine.

09:04

Media, stasera riunione del gabinetto di sicurezza di Israele

Il gabinetto di sicurezza iraeliano si riunirà stasera a Tel Aviv alle 21 (le 20 in Italia), nella sala di comando sotterranea del quartier generale militare di Kirya. Lo riferisce Ynet. Il gabinetto si incontrerà nella 'fossa', nome con cui è nota la sala di comando sotterranea, una settimana dopo il suo ultimo incontro. L'incontro della scorsa settimana è stato il primo a tenersi dopo quella della notte tra il 13 e il 14 aprile, quando l'Iran ha lanciato circa 300 missili e droni contro Israele, quasi tutti intercettati.

08:59

Usa: il presidente della Columbia University si dimette dopo la protesta pro Gaza

La presidente della Columbia University Minouche Shafik si è dimessa dopo le proteste per la guerra tra Israele e Hamas che hanno diviso l'università newyorkese. Ad annunciarlo è stata la stessa Shafik in una lettera inviata mercoledì alla comunità della Columbia. Economista di origine egiziana ed ex funzionaria di alto rango presso la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca d'Inghilterra, nonché ex presidente della London School of Economics, Shafik ha dovuto affrontare pressioni e polemiche per la sua gestione degli accampamenti del campus della Columbia che protestavano contro la guerra tra Israele e Hamas. In particolare, è stata criticata dopo aver autorizzato arresti nel campus e per la sua testimonianza alla Commissione per l'istruzione della Camera sulla gestione dell'antisemitismo da parte dell'università.

Nella sua lettera ha citato i progressi compiuti durante il suo mandato, ma ha affermato che è stato “anche un periodo di tumulti in cui è stato difficile superare opinioni divergenti nella nostra comunità”. “Questo periodo ha avuto un impatto considerevole sulla mia famiglia, come su altri nella nostra comunità”, ha affermato Shafik nella lettera. “Durante l'estate, ho potuto riflettere e ho deciso che il mio abbandono a questo punto avrebbe consentito alla Columbia di affrontare al meglio le sfide future”.