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Annullato il Palio di Siena a causa della pioggia. E’ la prima volta dopo 154 anni che vengono rinviate due carriere nello stesso anno


Una sfortuna nera come il cielo su piazza del Campo. E infatti alle 17.30, puntuale come nei peggiori incubi di ogni contradaiolo, ha iniziato a piovere. Una pioggia leggera, però insistente, che non ha dato scelta al Comune, costretto ad annullare il Palio di Siena: «Sentiti i deputati della Festa e dopo una riunione con i Capitani, l'amministrazione ha ritenuto impossibile procedere con il Corteo Storico e la corsa». Impossibile che il tufo tornisse in condizioni adeguate per le 19. Quando le persone sono state fatte uscire dalla conchiglia nemmeno riuscivano a stare in piedi da quanto era scivoloso, e dopo il temporale si è intensificato. Il Corteo Storico si è interrottoma non verrà ripetuto.

Resta la sensazione che nel 2024 sia stata scritta una rara pagina di storia, con due carriere su due rinviate per pioggia e quella di luglio addirittura per due giorni consecutivi. Non era mai successo in epoca recente che venissero rinviati entrambi i paliibisogna scavare nei libri fino al 1869 e 1870. Al giorno d'oggi, però, non si può non pensare ai cambiamenti climatici che hanno reso il tempo schizofrenicopassando nel giro di qualche ora da 40 gradi a tempeste su costa e città. Mescolandoci insieme una buona dose di sfortuna per il cinico tempismo dell'acquache proprio come a luglio è scesa a ridosso dell'uscita di cavalli e fantini dopo un pomeriggio di sole splendente.

Le nuvole sono comparse intorno alle 16, e poco dopo è arrivata la pioggia nei Comuni vicini. «Sta piovendo a Sovicille», distante 20 minuti, ripetevano le persone in piazza. Parole che echeggiavano come un oscuro presagio che di lì a trenta minuti si è avverato. Se il meteo e le condizioni del tufo lo permetteranno, il Palio è previsto domani sera, 17 agosto, alle 19. Ma il meteo del fine settimana non sembra benevolo per Siena.

Dunque deve considerarsi allungata anche la tregua che la sindaca Nicoletta Fabio ha imposto sulle discussioni di questi giorni. Compresse quelle sull'articolo del Washington Post. «Quando la festa sarà finita, il Consorzio per la tutela del Palio lo rileggerà con attenzione e deciderà se rispondere» o addirittura agire per vie legali. Un caso curioso perché sul giornale di Jeff Bezos (puro proprietario di Amazon) era uscito il commento di un giornalista che definiva il Palio «il mio evento sportivo preferito nel mondo»più delle Olimpiadi, che però alla città non è andato giù per il tono a tratti ironici e per alcune esagerazioni su «violenze, scommesse e assenza di regole».

Oltre ad altre «inesattezze», aggiunge la sindaca Fabio che la ritiene anche un'occasione per il giornale americano «di iniziare un percorso di conoscenza della nostra Festa in maniera più diretta e quindi anche più esatta». Chissà se dall'altra parte dell'Oceano hanno contezza di come è stato ricevuto l'articolo. Non è stato l'unico punto che la prima cittadina ha fissato al termine di giorni intensi, in cui come sempre di parole ne sono state spese tante, talvolta taglienti e talvolta costruttive. «Oggi c'è questo vizio di sentirsi tuttiologi – il messaggio della sindaca di Siena -. Le chiacchiere, però, si fanno in invernonon a ridosso del Palio, che è cambiato come è cambiato il mondo. Ci sono regole non scritte che stanno nel Dna dei contradaioli, sulle quali si può discutere e riflettere ma a tempo debito, non c'è bisogno di questo protagonismo, ognuno deve pensare a fare la sua parte».



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