Economia Finanza

Lynch, il «Bill Gates britannico» assolto dalle accuse di frode e falso in bilancio


Mike Lynch non ha avuto molto tempo per godersi la ritrovata libertà. L'imprenditore, noto come il “Bill Gates britannico”, nel giugno scorso era stato clamorosamente scagionato da un tribunale di San Francisco dalle accuse di frode e falso in bilancio mosse da Hewlett Packard, a cui aveva venduto Autonomy, la società informatica da lui fondata.
Dopo 13 anni di controversia legale la piena soluzione, assai rara negli Usa, gli aveva regalato «una seconda vita», come aveva dichiarato Lynch. Poco più di due mesi dopo, però, una vacanze in barca in Italia si è trasformata in tragedia.

Lynch, nato in Irlanda nel 1965 ma cresciuto in Inghilterra in una famiglia da lui definita “modesta”, aveva mostrato fin da giovanissimo una grande abilità matematica. Dopo la laurea e il dottorato all'Università di Cambridge in fisica, matematica e biochimica, aveva avviato una serie di start-up tecnologiche. Neurodinamica di Cambridgespecializzata nel riconoscimento automatico delle impronte digitali, era stata utilizzata dalla polizia britannica. Nel 1996 poi Lynch aveva fondato Autonomiasocietà di software specializzata nella rapida analisi di grandi quantità di dati – di fatto un'antesignana dell'intelligenza artificiale. Il rapido successo della società ha portato alla quotazione alla Borsa di Bruxelles nel 1998 e poi l'ingresso nel Ftse 100 della Borsa di Londra, con clienti come Shell, Bmw, il Parlamento britannico e numerosi ministri Usa. Lynch era diventato ed è restato uno degli uomini più ricchi in Inghilterra.

Nel 2011 l'allora première Davide Cameron lo aveva ingaggiato come consulente del Governo per la tecnologia, con l'incarico in particolare di studiare i rischi e le opportunità dell'intelligenza artificiale. Nello stesso anno Lynch aveva ricevuto dal gigante Usa Hewlett Packard un'offerta impossibile da rifiutare: 11,1 miliardi di dollari per Autonomia. Sembrava la conclusione di un felice iter imprenditoriale, con oltre 500 milioni finiti in tasca al geniale fondatore. Invece era solo l'inizio di un lunghissimo incubo giudiziario. Un anno dopo l'acquisizione, HP ha svalutato l'autonomia di due terzi, dichiarando di avere scoperto “gravi irregolarità contabili” e accusando Lynch e Stefano Ciambellanoil chief financial officer, di avere gonfiato il valore della società e truccato i conti.

Una prima causa alla High Court di Londra nel 2019 era stata persa e il gruppo americano aveva chiesto l'estradizione di Lynch. Dopo tre anni di tentativi di evitare l'estradizione, nel 2023 Lynch era stato costretto a partire per gli Stati Uniti, dove appena atterrato era stato arrestato. Per quasi un anno in attesa di processo è rimasto agli arresti domiciliari a San Francisco con uno braccialetto alla caviglia. L'imprenditore rischiava oltre 20 anni di carcere. Al termine del processo, però, nel giugno 2024 la giuria di San Francisco ha scagionato da tutte le accuse sia Lynch che Chamberlain. Dopo tredici anni di battaglie legali, Lynch ha espresso il suo «enorme sollievo» e il suo desiderio di «tornare a fare quello che so fare: l'innovatore». Il destino ha deciso altrimenti.



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