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Berrettini, esordio convincente agli Us Open: battuto Ramos in tre set


Primo parziale equilibrato, poi Matteo vola via: 7-6 6-2 6-3 contro lo spagnolo

Francesco Sessa

26 agosto – 21:12 – MILANO

Un rendimento in crescendo per inaugurare al meglio gli Us Open e chiudere il cerchio dopo il brutto infortunio dell'anno scorso: Matteo Berrettini parte bene, batte Albert Ramos-Vinolas in tre set (7-6 6-2 6-3) e raggiunge il secondo turno a Flushing Meadows. Primo parziale equilibrato (con un piccolo spavento alla caviglia a far rabbrividire i tifosi dell'azzurro), poi poca partita: tra Berrettini e il suo avversario c'è distanza e Matteo l'ha fatta sentire tutta, pur servendo con meno del 60% di primo in campo. Tradotto: c'è margine per crescere ancora. Un'ottima notizia.

PRIMO SET EQUILIBRATO

La partita inizia in salita. Non che Berrettini rischi di perdere il primo set – vinto al tie break dopo non aver sfruttato un break di vantaggio – ma il tennis dell'azzurro è contratto e incisivo solo a tratti. Percentuale di prime di servizio poco sopra il 50% (come nel secondo set) e difficoltà nello scrollarsi di dosso Ramos, avversario scomodo ma a cui manca il guizzo. E nel primo, complicato parziale di Matteo c'è anche un piccolo spavento: un movimento anomalo della caviglia sinistra nel nono gioco dopo aver colpito la rete, con qualche secondo di apprensione prima di avere la certezza che non sia nulla di grave. Bravo Berrettini a non pensarci ea dominare il tie break, portando a casa il primo set e rilassandosi un po'.

BERRETTINI VOLA VIA

Dal secondo parziale in poi, si vedono tracce del miglior Berrettini. Le percentuali al servizio non migliorano subito, ma Matteo è più in palla anche come linguaggio del corpo. Il break immediato nel secondo set (nel primo game) indirizza subito il parziale, controllato dall'azzurro con solamente cinque punti persi su proprio servizio. E anche il terzo set parte alla grande: Ramos annulla una palla break nel primo game ma deve cedere al terzo. Segnali chiari: lo spagnolo fatica sempre, Berrettini – seppur non serve preciso – impone la sua legge e chiudendo la partita vincendo un altro gioco in risposta. Buona la prima per Matteo, nel torneo in cui l'anno scorso c'è stato il brutto infortunio alla caviglia che lo ha costretto a ripartire da zero. Fortunatamente, adesso, la caviglia ha rappresentato solo uno spaventoso passeggero. Berrettini c'è.





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