Economia Finanza

Un “genio nell'ombra”: chi è Nikolai Durov, il fratello del Ceo di Telegram ricercato da Parigi




Il caso Telegram è più ampio di quanto si pensasse. Secondo un documento visionato in esclusiva da Politiconon solo le indagini sotto copertura sono iniziate mesi prima di quanto dichiarato, ma le autorità francesi hanno anche emesso il 25 marzo scorso un mandato d'arresto sia per il Ceo dell'app di messaggistica Pavel Durovsia per suo fratello e co-fondatore Nicolail vero genio dei numeri dietro al successo dell'applicazione.

La NATO nel 1980, sin da piccolo si è dimostrato un prodigio. A tre anni leggeva come un adulto, a otto risolveva equazioni e negli anni Novanta ha rappresentato la Russia alle Olimpiadi internazionali di informatica. Divenuto due volte campione del mondo di programmazione, i pochi articoli scritti su di lui lo libreria “un genio nell'ombra” del fratello minore Pavel, da sempre sopraesposto e onnipresente sulle piattaforme digitali.

Nel 2006, erige le fondamenta di VKontakteil Facebook russo che ad oggi può contare su 650 milioni di utenti, e nel 2013 è la volta di Telegram. In entrambi i casi, dunque, larga parte del successo delle piattaforme è da attribuire proprio a Nikolai.

Per quanto riguarda il caso mosso contro i Durov dalla procura francese, secondo il documento visionato da Politico i mandati di arresto sono scattati dopo che Telegram non ha fornito “nessuna risposta” a una precedente richiesta della Giustizia di Parigi di identificare un utente dell'app coinvolto in un'inchiesta per abusi sessuali su minori. Nel documento, secondo quanto riferito, è stata anche sottolineata la “cooperazione pressoché inesistente di Telegram” con le autorità europee in altri casi.

Tra le accuse mosse contro Pavel e Nikolai Durov, figurano anche”complicità nel possesso, distribuzione, offerta o messa a disposizione di immagini pornografiche di minori, in un gruppo organizzato“.

Il minore dei due è stato arrestato sabato 24 agosto all'aeroporto Le Bourget di Parigi, dopo che gli ufficiali di frontiera avevano avvisato le autorità giudiziarie che stava arrivando con il suo jet privato dall'Azerbaigian.



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