Istruzione

Supplenze e immissioni in ruolo, Valditara rassicura: “Tutte le cattedre saranno coperte, ho preteso dagli uffici scolastici relazione dettagliata sulla situazione. Laddove ci saranno inefficienze ne terremo conto” – Orizzonte Scuola Notizie


“Tutte le cattedre saranno coperte”, assicura, in un'intervista al quotidiano Avvenire, il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo sulla questione del precariato nelle scuole.

In un clima di crescente apprensione per l'avvio del nuovo anno scolastico, il Ministro ha voluto rassicurare studenti e famiglie, garantendo la copertura di tutte le cattedre, sia con docenti di ruolo che con supplenti.

Valditara ha riferito di un incontro con i direttori degli Uffici scolastici regionali, dai quali ha preteso una relazione dettagliata sulla situazione. Il Ministro ha inoltre lanciato un chiaro avvertimento: “Laddove ci saranno inefficienze ne terremo conto ai fini della valutazione dei singoli Uffici scolastici”.

La guerra sui numeri

Secondo Giuseppe D'Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, su oltre 63.000 posti vacanti disponibili per le immissioni in ruolo, ne sono stati autorizzati solo 45.124, lasciando scoperte quasi 19.000 cattedre. A questi si aggiungerebbero oltre 230.000 posti in “organico di fatto”, tra posti comuni e di sostegno, con contratti fino al 30 giugno.

Marcello Pacifico, presidente nazionale dell'Aniefdenuncia una carenza di almeno 110.000 cattedre di sostegno, con particolare criticità nelle regioni settentrionali.

La Flc Cgilattraverso la sua segretaria generale Gianna Fracassi, sottolinea come il fenomeno del precariato sia ancora più ampio, considerando anche le supplenze brevi e le sostituzioni. Il sindacato propone l'immissione nell'organico di diritto delle scuole come soluzione per stabilizzare migliaia di posizioni.

Già nella giornata di giovedì, in un'intervista a Il Messaggero, il Ministro Valditara aveva respinto categoricamente i numeri presentati dai sindacati, definendoli “del tutto gonfiati”. Il Ministro ha chiaro che la cifra di 250.000 insegnanti a tempo determinato è irraggiungibile, anche sommando le supplenze a orario pieno con gli spezzoni di cattedra. Il Ministro ha riconosciuto l'esistenza di un problema legato agli spezzoni di poche ore, ma sostiene che la soluzione deve passare attraverso il contratto collettivo e il consenso dei sindacati.

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