Sinner, prestazione da n. 1: “La chiave è stata la mentalità. Con Daniil mi preparo alla battaglia”
Jannik contento del match vinto con Paul: “Lui è calato sul finale ma io sono rimasto lì anche nelle difficoltà”
Jannik Sinner è soddisfatto e consapevole di essere in costante crescita. Fisica ma soprattutto mentale, soprattutto alla luce dell'inizio difficile per la notizia della positività (involontaria) al Clostebol e delle polemiche che lo hanno coinvolto. Il numero 1 al mondo ha dimostrato ancora una volta di viaggiare su altri livelli e lo ha fatto crescendo e facendo la differenza nei punti importanti. Lo ha dimostrato vincendo due tie break (ha conquistato 15 degli ultimi 16 giocati) e rimontando nel primo set in cui era finito due break sotto: “Penso che sia io che Tommy – commenta appena uscito dal campo -, abbiamo giocato il nostro tennis migliore . Forse lui è calato un po' alla fine, ma abbiamo dato il massimo anche per questo pubblico bellissimo che ha creato una grande atmosfera”.
mentalità
—
La testa più del braccio dunque per l'altoatesino che ha sottolineato: “La chiave della vittoria è stata sicuramente la mentalità. Non ho iniziato bene, ho fatto tanti errori ma sono stato bravo a essere rimasto lì, a provarci punto dopo punto senza pensare” se ho vinto o perso. Nel terzo set poi sono stato bravo a portarmi subito avanti e mantenere il vantaggio fino alla fine”. Prossima fermata Daniil Medvedev, per la loro 13esima sfida: “Sarà dura, sarà una battaglia sia fisica con tanti scambi lunghi, che mentale. A Wimbledon ha vinto lui ma era diverso, a partire dalla superficie. Daniil è un giocatore molto importante nella mia carriera e sono contento di affrontarlo qui dove ha già vinto e dove si trova molto bene Ce la giocheremo”.