Istruzione

Mense e tempo pieno, Valditara promette più risorse: “Potenziamento con i programmi Agenda Sud e Agenda Nord” – Orizzonte Scuola Notizie


Mense scolastiche e tempo pieno al centro dell'attenzione del governo per garantire un'offerta formativa più equa e di qualità. Lo ha ribadito il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un'intervista a La Stampa, sottolineando l'impegno nell'incremento dei fondi destinati a questi due pilastri del sistema scolastico.

“Non a caso abbiamo stanziato risorse importanti per incrementare i fondi per i finanziamenti agli enti locali per le mense”ha dichiarato Valditara, ricordando lo stanziamento di 515,4 milioni di euro con un decreto del 4 luglio, di cui il 57,29% destinato alle regioni del Sud.

Anche il tempo pieno, cruciale per conciliare i tempi di vita e lavoro delle famiglie e per garantire pari opportunità formative, è al centro dell'agenda del governo. “Il tempo pieno è uno dei capitoli presenti sia in Agenda Sud, che con il nuovo anno abbiamo ulteriormente potenziato, sia in Agenda Nord”ha spiegato il ministro. “Verrà quindi finanziato l'impiego di un numero importante di docenti sul tempo pieno”.

Tuttavia, la strada per garantire un'offerta formativa adeguata si scontra con la cronica carenza di docenti, un problema che affligge da anni il sistema scolastico. Valditara ha ribadito la necessità di assumere nuovi insegnanti, ma ha anche puntato il dito contro le regole europee, definito “troppo rigide” in materia di assunzioni.

“Sulla base di un accordo concluso dal precedente governo, per ottenere l'erogazione dell'ultima rata di Pnrr da 24 miliardi che dovrà servire a tutto il sistema Italia, non solo all'istruzione, abbiamo l'obbligo di assumere 70mila docenti vincitori dei concorsi svolti in base alle nuove regole validate dalla Commissione Ue”ha spiegato il ministro. “Non abbiamo quindi previsto l'assunzione su tutti i 64 mila posti liberi perché avremmo esaurito le nostre facoltà assunzionali e quindi non avremmo potuto bandire il prossimo anno concorsi con le regole Ue per altri 20mila docenti, pregiudicando l'erogazione dell'ultima rata del Pnrr”.



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