Istruzione

A Roma inizia l'anno scolastico nel segno dell'emergenza. Rusconi: “Nominati 75 reggenti. Mancano anche docenti e Dsga” – Orizzonte Scuola Notizie


Un nuovo anno scolastico è alle porte e, come di consueto, porta con sé un carico di aspettative, novità e, purtroppo, anche vecchie problematiche irrisolte. A fare il punto della situazione, in un'intervista al Corriere della Sera, è Mario Rusconi, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi di Roma.

Tra le novità più significative, Rusconi cita l'introduzione del sistema 4+2 nei percorsi tecnici e professionaliche permetterà agli studenti, dopo il diploma quadriennale, di frequentare un biennio di specializzazione negli Istituti Tecnici Superiori. “Un'opportunità importante per i ragazzi che vogliono inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro“, sottolinea Rusconi, evidenziando il successo di iscrizioni registrate presso l'ITIS Galileo di Roma.

Sul fronte delle misure disciplinari, il presidente ANP attende con ansia l'approvazione dei nuovi provvedimenti che, oltre a confermare la bocciatura per chi riceve 5 in condotta, introdurranno l'esame di riparazione in educazione civica a settembre per chi ottiene 6 e, soprattutto , prevedereanno attività riabilitative per gli studenti sospesi per più di due giorni. “Attività concrete e formative”, precisa Rusconi, “come ad esempio la collaborazione con associazioni di volontariato”.

Non mancano, tuttavia, le note dolenti. Nel Lazio, denuncia Rusconi, mancano all'appello ben 75 presidi, tra posti vacanti per distacchi e concorsi bloccati da ricorsi. Una situazione che crea non pochi disagi, anche se l'Ufficio Scolastico Regionale ha provveduto a nominare i reggenti.

Un altro problema annoso è il carenza di docenticon migliaia di posti coperti da precari, nonostante i concorsi degli ultimi anni. Una situazione che si ripercuote sulla qualità dell'insegnamento e sulla continuità didattica.

Infine, Rusconi punta il dito sulle condizioni spesso inadeguate degli edifici scolasticimolti dei quali costruiti negli anni '50 e '60 e bisognosi di interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza. “Nonostante i fondi stanziati dal PNRR”, conclude Rusconi, “le risorse a disposizione sono ancora insufficienti per garantire scuole moderne e sicure per tutti gli studenti”.



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