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PresaDiretta con Riccardo Iacona su Rai 3: le inchieste dell’8 settembre


Riccardo Iacona guiderà i telespettatori tra il problema del caporalato e la corsa al riarmo in Europa

8 settembre – 11:07 – MILANO

Dopo il buon riscontro di pubblico la settimana scorsacon la prima puntata della nuova stagione di PresaDiretta da 838.000 spettatori pari al 5,8% di shareprosegue stasera l'appuntamento settimanale con le inchieste di Riccardo Iacona su Rai 3 e tanti ospiti pronti ad approfondire i temi trattati. L'appuntamento è per le 20.35 di oggi su Rai 3 e in streaming su RaiPlay con Aspettando PresaDiretta e alle 21.15 con PresaDiretta.

Aspettando PresaDiretta, le anticipazioni di oggi

Il secondo appuntamento della nuova stagione di PresaDiretta si aprirà con il problema del caporalato e una delle storie più drammatiche degli ultimi anni, quella del giovane Satnam Singh, il lavoratore indiano che nei campi di Latina ha perso prima un braccio e poi la vita. Stasera su Rai 3, per la prima volta, parla in televisione, nascondendo la sua identità per timore di ritorsioni, uno dei principali testimoni di quell'incidente.

Subito dopo Iacona presenterà una storia di riscatto, quella di 50 lavoratori stranieri irregolari che a Pordenone si sono ribellati allo sfruttamento che li aveva ridotti in schiavitù, hanno denunciato gli sfruttatori e hanno ottenuto il permesso di soggiorno e la dignità di un lavoro regolare. Ad analizzare in studio le contraddizioni di un'industria agroalimentare, che rende schiavi una parte dei suoi lavoratori, ci saranno il sociologo Marco Omizzolo e il giornalista Marco Damilanoconduttore del programma “Il cavallo e la torre”, ma ci sarà spazio anche per una riflessione sulle politiche migratorie con la segretaria del PD Elly Schlein.

PresaDiretta, l'inchiesta dell'8 settembre 2024

Alle 21.25 sarà la volta dell'inchiesta Europa in Armi di Riccardo Iacona incentrata sulla corsa al riarmo che si sta diffondendo in Europa. Il giornalista e conduttore ragionerà su quanto sta accadendo soprattutto nel Nord Europa attraverso un lungo viaggio attorno ai confini più caldi, dove è in corso la più grande esercitazione Nato degli ultimi decenni. In Finlandia, in Svezia, in Polonia, nel Mar Baltico: più di 90mila uomini mobilitati oltre 6 mesi per simulare la difesa da un attacco militare da parte della Russia.

La Finlandia ha raddoppiato la spesa militare, tagliando però la sanità, gli incentivi per la casa, i sussidi alla disoccupazione, i finanziamenti alle organizzazioni pacifiste. In Svezia, il governo ha dimezzato i fondi al SIPRI, il prestigioso Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma. Nel Mar Baltico si misurano i nuovi rapporti di forza tra Nato e Russia ed è in atto una guerra ibrida con azioni di sabotaggio alle più importanti infrastrutture. In Polonia, intanto, si diffondono programmi rivolti a uomini e donne da reclutare sempre più volontari nei vari corpi dell'esercito.

Nel 2023 gli Stati europei hanno investito 550 miliardi di euro per spese militariun record dai tempi della guerra fredda ei colossi del comparto bellico si contendono le commesse. Eppure la realizzazione di un esercito comune in Europa resta lontana. Riccardo Iacona intervisterà anche il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Zuppisecondo il quale solo la via della diplomazia è in grado di portare a una pace duratura che metta a tacere le armi.





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