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Fabrizio Corona a processo per tentata estorsione. La testimone: “Mi ha ricattata con i video hot”


“Corona ha girato video intimi contro la mia volontà. Prima mi prometteva che avremmo fatto un sacco di soldi, mi diceva che avevo una marcia in più, poi mi ha minacciato dicendomi che avrebbe usato quei videol'ha fatto per mettermi paura, per intimidirmi”. Sono passaggi della testimonianza in aula a Milano di una donna che ha denunciato l'ex agente fotografico Fabrizio Corona, finito a processo con l'accusa di tentata estorsione.

La donna, assistita come parte civile dall'avvocato Angelo Morreale, come ricostruito nelle indagini del pm Antonio Cristillo e dei carabinieri, si era rivolta all'ex re dei paparazzi nel 2021 per servizi editoriali e pubblicitari su un libro che lei voleva pubblicare. Poi, avrebbe subito, a suo dire e secondo l'accusa, un presunto ricatto dall'ex fotografo dei vip con al centro immagini intime che la ritraevano e che lui aveva realizzato.

Dopo la deposizione della donna, in un clima acceso e con qualche richiamo, da parte di pm e giudice della sesta penale, a Corona a contenersi nei toni e negli atteggiamenti, l'ex agente fotografico, tornato libero dallo scorso anno, ha reso dichiarazioni spontaneo. “Sono stato con le donne più belle e famose – ha detto davanti al giudice Mario Morra e assistito dagli avvocati Ivano Chiesa e Cristina Morrone – cosa mi interessava di andare con lei? Il suo obiettivo era pagare 40mila euro per avere una relazione sessuale con me. Io mi sono fatto già 15 anni di galera e andavo a ricattare lei? Lei mente solo per rabbia e sapeva anche del video”.

Stando all'imputazione, Corona avrebbe cercato di costringerla “a non intentare azioni legali contro di lui per ottenere la completa esecuzione del contratto” di “servizi di pubblicazione” con cui lui si era impegnato a “promuovere” il libro. L'avrebbe minacciata “larvatamente”, secondo il pm, dicendole in una telefonata, da lei registrata, che avrebbe divulgato “video che li ritraevano in atteggiamenti intimi”, se lei gli aveva fatto causa.

Corona, stando al racconto della donna, dopo che lei si era lamentata perché quel libro non venne promosso e si era rivolta ad un avvocato civilista, il 16 settembre del 2021: “Mi telefona e io registro la telefonata, mi dice cose molto brutte, che avevo 10 minuti di tempo per chiedere scusa o ero finita, mortadoveva mandare una mail con le scuse”. Poi, ha aggiunto, “mi parla del video, mi dice di possedere più video, scopro che ce ne sono due e mi spaventoso”. E ancora: “Non c'era scritto da nessuna parte nel contratto che dovevo girare un video pornografico con lui”.

Per la difesa, invece, Corona stava parlando dei “video degli shooting fotografici realizzati” per la promozione. Video che, come lo stesso libro, avevano contenuti “erotici”. Per la difesa, nella telefonata Corona parlava di quelli e non stava “affatto minacciando, quei video erano una prova documentale lavorativa”. Corona nella telefonata, come si legge negli atti, diceva: “Andiamo in udienza che poi proietto tutto quello che ho (…) sono delle cose che hanno successo contrattualmente, no? pensi di essere furba? o più forte? o migliore? (…) se vuoi ti mando la copia del video (…) in una questione processuale penale e civile utilizzerò questi video! No, non ti sto minacciando”.



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