Fim e Acem insieme per il futuro del motociclismo in Europa
La federazione internazionale e l'associazione dei costruttori hanno illustrato a Bruxelles la loro comune visione per la crescita del motociclismo. Cinque i pilastri strategici fondamentali presentati alle istituzioni dell'Ue
La Federazione internazionale motociclismo (Fim) e'Associazione europea dei costruttori di motocicli (Acem), in ragione delle entità più rappresentative del motociclismo in sede istituzionale, hanno organizzato un evento congiunto a Bruxelles nella serata di martedì 11 settembre con l'obiettivo di promuovere il ruolo delle due ruote nel futuro della mobilità in Europa, di concerto e con il sostegno delle istituzioni dell'Unione Europea. Tra i relatori d'eccezione della serata, infatti, hanno figurato il presidente di Acem e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio Michele Colaninno e lui presidente della Fim Jorge Viegasma anche due rappresentanti di spicco della Commissione e del Parlamento europeo, Magda Kopczyńska e Bernd Langeche da parte loro hanno sottolineato l'importante contributo dato da moto e scooter nel conseguimento degli obiettivi dell'Ue in tema di mobilità urbana ed extraurbana.
Una visione comune
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Alla luce delle prossime discussioni politiche e legislative a riguardo, Acem e Filmato hanno quindi presentato la loro presentazione visione comune per l'avvenire dell'intero settore motociclistico nel Vecchio Continente. Più nel concreto, è stata introdotta una tabella di marcia che punta a garantire gli interessi degli utenti, dell'industria stessa e della società nel suo insieme basandosi su cinque pilastri fondamentali: sicurezza stradale, sostenibilità, competitività industriale, ricerca e innovazione e la promozione del turismo e degli sport motoristici. E pur riconoscendo i buoni risultati sin qui ottenuti, è stato posto l'accento sulla necessità di effettuare ulteriori sforzi, anche in ambito politico e istituzionale, per sostenere un'evoluzione secondo tali principi. Soprattutto nell'ottica di una mobilità sostenibile.
Le parole di Michele Colaninno
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“Guidare insieme per l'Europa significa anche innovazione – ha osservato Michele Colaninno, al suo secondo mandato da presidente Acem dopo la rielezione di inizio estate – e l'industria motociclistica è impegnata a continuare con lo sviluppo di veicoli innovativi per la mobilità e per il tempo libero. Ma abbiamo bisogno di politiche concrete per far sì che questo tipo di veicoli siano a pieno titolo una parte integrante della mobilità del futuro. La competitività Dovrebbe essere inoltre al centro del prossimo mandato politico europeo, che dovrebbe sostenere i costruttori nell'adattamento alle future normative, continuare a promuovere la crescita e contribuire a creare posti di lavoro qualificati”.
riflettori sulla sicurezza
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Gli utenti di ciclomotori e moto, ma anche di triciclo e quadricicli, sono inevitabilmente tra i più vulnerabile sulla strada, e in quest'ottica si inquadra anche la richiesta di un riconoscimento delle loro priorità nei prossimi piani di mobilità e sicurezza stradale. E non solo a livello continentale, ma anche nazionale e locale. Tra gli interventi anche il due volte campione del mondo della Superbike James Toselandoggi 43enne commentatore televisivo e musicista, che ha parlato dei valori degli sport motoristici e del loro potenziale nell'avvicinamento dei cittadini a istituzioni e produttori. L'asso inglese ha quindi ribadito come la collaborazione tra legislatori e imprese sia cruciale nel perseguimento di tali obiettivi.
L'auspicio di Viegas
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Questo genere di incontri mondani possono sembrare distanti dal normale motociclista o dal normale appassionato di sport a motore, ma sono cruciali per coltivare i rapporti con le istituzioni e di conseguenza preservare anche il valore culturale e sociale del motociclismo per le prossime generazioni. “Da 120 anni la Fim è all'avanguardia nello sviluppo e nel miglioramento del motociclismo – ha puntualizzato Jorge Viegas – ed è stato bello poterlo illustrare ai membri del Parlamento europeo e della Commissione europea. Inoltre è stato importante evidenziare come gli sport motociclistici non siano soltanto strumenti di marketing o di ricerca, ma soprattutto importante attività culturali ed economiche che sostengono il turismo e le economie locali. Il messaggio è stato chiaro, ci auguriamo che i politici comprendano la necessità di proteggere e coltivare questo tipo di attività anche in futuro”.
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