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Alle Finali di Davis con sette italiani nei primi 50: la stagione indoor è a tinte azzurre


E intanto da un anno all'altro, partendo da Malaga, abbiamo anche vinto l'insalatiera, due Slam col fenomeno Sinner, il n.1 attuale, l'oro olimpico con Sara Errani e Jasmine Paolini nel doppio e il bronzo di Lorenzo Musetti in singolare…




Giornalista

15 settembre – 09:04 – MILANO

Per spiegare che cosa è diventata l'Italia del tennis si sono scomodati scrittori e sociologi. Eppure basterebbe limitarsi a contare fino a cinquanta per vedere che ci sono 7 azzurri nei posti più alti della classifica: il 14% dei migliori giocatori al mondo sono italiani. Poi, fatto non trascurabile, abbiamo il piacere di avere tra noi anche il primo: Jannik Sinner. Dietro al fenomeno c'è una squadra che ha potuto permettersi di giocare a Bologna, nella prima fase della Coppa Davis, senza il più forte di tutti. Così match dopo match, lottando, gli azzurri hanno conquistato il diritto di partecipare alle Final Eight di Malaga dove, dal 19 al 24 novembre, difenderanno il titolo rivinto nel 2023 a 47 anni di distanza dalla leggendaria Squadra di Santiago del Cile.

Da Malaga, dieci mesi fa, è partita la Nuova Era di uno sport che, alla ricerca di Slam maschili, era abituato a guardarsi indietro, a Nicola Pietrangeli e ad Adriano Panatta. I numeri ci dicono che in meno di un anno è scoppiata la Sinnermania da tre milioni di follower su Instagram. La cosa più bella della Davis è che, esaltando lo spirito di squadra in uno sport individuale, ci ricorda che non abbiamo solo Jannik. Ma anche Matteo Berrettini, per esempio. Il finalista di Wimbledon 2021 sorprende per la capacità di rinascere dai problemi, si esalta vestito di azzurro e merita la gioia di giocare si la Davis, stavolta da protagonista, dopo averla vinta da “tifoso” nel 2023. Però era lì, di fianco ai suoi compagni di squadra… Anche Sinner, reduce dal trionfo negli Us Open di New York, in questa prima fase deve seguire l'Italia dalla tribuna. Ma ha scelto di esserci perché i trofei importanti si vincono anche così, diventando amici veri fuori dal campo. Fidandosi l'uno dell'altro. Perciò non sorprende che Berrettini, nel caso del presunto doping di Sinner, abbia parlato da fratello maggiore: “È impressionante come abbia gestito tutto, penso che siano stati mesi difficili per lui. Lo conosco bene e sono sicuro che sia stato un errore”. Parole dette da chi ha la certezza di avere a che fare con un campione e un ragazzo perbene perché, nelle lunghe ore che portano alla vittoria di una Coppa Davis, Matteo e Jannik hanno imparato a conoscersi.

L'estate dello sport italiano si chiude con l'Italia qualificata tra le prime otto con una giornata d'anticipo, molto meglio di quanto fatto l'anno scorso quando acciuffammo la qualificazione solo nell'ultima partita. Andiamo a Malaga a sfidare il mondo. Ci aspettano la Spagna di Alcaraz, la Germania di Zverev, gli Stati Uniti di Fritz e l'Australia di De Minaur. Le affronteremo con rispetto e senza paura. Perché siamo l'Italia con 7 dei primi 50 giocatori al mondo, con il numero 1 che probabilmente resterà in cima alla classifica fino a fine anno. E con un doppio, Bolelli-Vavassori, quarta coppia nelle classifiche mondiali che ha raggiunto due finali Slam a Melbourne e Parigi. Si chiude la stagione dell'oro olimpico di Sara Errani e Jasmine Paolini in doppio e del bronzo di Lorenzo Musetti. Dopo gli Slam ei Giochi, il tennis entra nei palazzetti per la stagione indoor. Là dentro ci aspettano la Davis di Malaga e le Atp Finals di Torino. Con questi ragazzi, un coach come Volandri e un Sinner così, anche dal coperto si potrà vedere l'azzurro.





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