Istruzione

La discriminazione dei docenti caregiver: l'appello del CNDDU al Ministro Valditara per garantire il diritto all'assistenza – Orizzonte Scuola Notizie


Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha segnalato una discriminazione che colpisce i docenti caregiver che lavorano lontano dalla propria città di residenza.

La legge 104/92 prevede tre giorni di permesso retribuito al mese per assistere i familiari bisognosi, ma questo diritto viene negato ai docenti che lavorano in sedi di servizio dislocate a più di 1.000 km di distanza dall'abitazione del soggetto invalido congiunto. Infatti, tre giorni al mese per chi si trovava ai lembi estremi d'Italia e non aveva altre risorse rispetto al treno significa già impiegarne due solo per il viaggio, lasciando solo un giorno per l'assistenza.

In una nota, il CNDDU sostiene che questa discriminazione è ingiustificata e viola il diritto all'assistenza dei soggetti fragili. La soluzione potrebbe essere semplice: garantire ai docenti di ruolo fuorisede la possibilità di rientrare nelle vicinanze della propria città di residenza, allargando i posti di potenziamento in ogni scuola proprio in funzione di tali necessità, oppure raddoppiando il numero di giorni a disposizione per i caregiver .

Il CNDDU invita il ministro Valditara ad intervenire presto su tale problematica per alleviare i disagi e le gravissime difficoltà in cui versano tante famiglie italiane. La famiglia costituisce la prima cellula della società e andrebbe protetta, soprattutto in concomitanza di componenti le cui condizioni di salute siano precarie.

Inoltre, il perdurare di conto stato di cose costituisce motivo di discrepanza fortissima tra lavoratori che, appartenendo alla stessa categoria professionale, dovrebbero usufruire della medesima disponibilità di tempo di assistenza al netto di spostamenti lungo la penisola per rientrare a casa.



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