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Webber: “Vi racconto il mio Piastri, il Sinner della Formula 1”


L'ex pilota, manager di Piastri: “Non ha battuto Leclerc per caso. Come Jannik è un patrimonio dello sport”

S e Oscar Piastri fin qui è stato molto più bravo a guidare che non a raccontarsi, forse è per via del suo maestro, Mark Webber, che a sua volta non è mai stato esattamente un intervistato entusiasta. Anche se domenica a Baku, emozionato per la vittoriosa performance del suo allievo, ha d'improvviso trovato la voglia di parlare di lui. Lo segue dal 2017, da quando Oscar è arrivato nella F4 inglese. Sono stati i genitori di Piastri a cercare l'esperto ex pilota, connazionale australiano, per fargli da consigliere e mentore, prima ancora che da agente. Ma il talento parlava già per il 16enne di Queanbeyan, e Webber lo diceva a tutti nel paddock. Senza dover faticare più di tanto, visto che nel frattempo il suo allievo vinceva Formula Renault (2019), F3 (2020) e F2 (2021): tutte al primo colpo. Con una certa abilità lo ha indirizzato in McLaren, preferito all'Alpine che pure l'aveva già annunciato. A riprova che in tanti, da tempo, prevedevano la sua esplosione.



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