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Era il terzo portiere della Primavera, giocherà il derby da titolare: i giorni caldi di Torriani


Maignan ko nella sfida con il Liverpool: il 19enne in campo pronto per il bis contro l'Inter dopo aver brillato nella tournée estiva e aver esordito contro il Liverpool




Giornalista

18 settembre – 12:34 – MILANO

C'è una porta scorrevole nella serataccia del Milan. Mentre tutti vanno ad abbracciare Christian Pulisic dopo il gol del repentino vantaggio, Mike Maignan si attacca a terra, toccando i muscoli delle cosce. San Siro passa così dalla gioia alla paura in un istante. Il portiere francese, che aveva avviato l'azione dell'1-0, si rialza, stringe i denti e resta tra i pali. Ma poi, nei due episodi che ribaltano la partita a favore del Liverpool, è evidente come non sia il solito Magic Mike: uscita a vuoto sul pareggio di Konate, immobile sulla linea di porta in occasione del raddoppio di Van Dijk. Irriconoscibile. E poco dopo l'intervallo, Maignan alza bandiera bianca, messo ko da un brutto scontro di gioco con Tomori e Jota. Una botta tremenda alla coscia sinistra, oggi gli esami. Sebbene, come detto, già nel primo tempo si fosse più volte fermato per chiedere assistenza a causa di noie muscolari. Fatto sta che Maignan prende la via degli spogliatoi zoppicante, con la testa nascosta sotto la maglietta, forse a nascondere le lacrime. E così lascerà lo stadio nel dopogara, facendo fatica a camminare.

dolori e contratto

Una scena purtroppo già vista a San Siro. Da quando il portiere ha lasciato il Lilla nel 2021 per trasferirsi a Milano, erano già nove gli stop per infortunio. Dieci con quello di ieri, che sarà valutato a partire da oggi a Milanello. Dalla lesione al polso ai ripetuti guai al polpaccio (oltre quattro mesi ai box a cavallo tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023), fino ai più recenti problemi agli adduttori. Mike fatica a rimanere integro. Eppure il Milan ha già avviato le trattative per il rinnovo di contratto in scadenza nel 2025. Come ha detto anche il collega Alisson alla vigilia, Maignan è tra i top del ruolo. Ma tra i tifosi rossoneri serpeggiano già da tempo dubbi sulla sua tenuta fisica. La domanda è scontata: vale la pena prolungare la fiducia al francese, con tanto di aumento, senza garanzie di averlo sempre a disposizione?

BALTIMORA, MARYLAND - 6 AGOSTO: Lorenzo Torriani dell'AC Milan para un rigore durante i tiri di rigore durante una partita amichevole pre-campionato tra FC Barcelona e AC Milan allo stadio M&T Bank il 6 agosto 2024 a Baltimora, Maryland. Scott Taetsch/Getty Images/AFP (Foto di Scott Taetsch / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images tramite AFP)

il debuttante

Il calvario di Mike diventa però l'occasione da sogno di Lorenzo Torriani, classe 2005, all'esordio assoluto da professionista. Al Milan è arrivato nel 2013, pescato al Città di Cologno da Mauro Bianchessi, oggi direttore generale del settore giovanile del Monza. Una buona trafila al Vismara, anche se un anno fa, di questi tempi, era addirittura il terzo della Primavera. Ieri ha assaggiato il grande calcio, la Champions faccia a faccia con Salah e compagni. E visti gli infortuni di Maignan e Sportiello, potrebbe pure essere il titolare della porta del Milan nel derby contro l'Inter di domenica sera. Bella responsabilità, specie in un momento in cui la squadra rossonera fatica da matti. Torriani, però, ha un pregio: la serenità. I più nottambuli tra i tifosi rossoneri l'hanno conosciuto a luglio, durante la tournée negli Stati Uniti. Parate in sicurezza con Manchester City, Real Madrid e Barcellona, ​​tanto da incassare i complimenti di Carlo Ancelotti: “Quel portiere mi sembra proprio bravo”.

incolpevole

Ci ha provato anche ieri contro il Liverpool. Una buona chiusura su Szoboszlai, prima che l'ungherese lo impallinasse da due passi su invito di Gakpo per l'1-3 definitivo. Giustiziato da innocente, impotente in quell'occasione racconterà la storia della partita. Poi un intervento su Darwin Nunez a evitare la goleada, questo invece sì da segnare bene e sottolineare nella sua serata. Il Milan ei suoi tifosi vorranno dimenticare la notte del 17 settembre 2024, Lorenzo no e possiamo capirlo. Per lui rimarrà comunque speciale al di là del risultato finale.





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