Viaggi

Trasformazioni e fusioni, l’energia eterna di Berlino


Le sbarra alle finestre sono state lasciate, almeno per un terzo della loro lunghezza. Anche il cortile è tuttora apparentemente angusto e stretto, adatto a ospitare appena una breve passeggiata semicircolare. Invece, nelle stanze abitate dalle donne un tempo prigioniere al civico 79 di Kantstraße nel quartiere di Charlottenburg (non lontano dallo Schloss, il castello in stile rococò prussiano che fu residenza della colta regina Sofia Carlotta), adesso si soggiorna all'interno del Wilmina Hotel : lo studio di architettura Grüntuch Ernst è riuscito a scacciare l'angustia del vecchio ambiente carcerario attraverso scelte di design che interessano anche il suo Lovis Restaurant, dove la chef Sophia Rudolph propone la sua cucina tedesca contemporanea.

Design e creatività in primo piano

Berlino, anche in questo autunno alle porte, conferma quell'attitudine alla conversione del passato che la rende unica tra le capitali europee. Un'altra prova viene dallo Strandbad Wannsee: siamo a Postdam, un altro sobborgo eccellente, in cui si trova la splendida reggia estiva Sanssouci (dal francese “senza preoccupazioni”), fatta erigere da Federico II nel 1747, affacciata su un grande parco con vigneti a terrazze, con le sue Neue Kammern a uso foresteria per aristocratici ospiti e la Bildergalerie, la pinacoteca ospitante capolavori di Rubens, Caravaggio e Tintoretto. Lo Strandbad Wannsee è in pratica la piscina all'aperto più vasta d'Europa: inaugurata nel 1907, orlata da una spiaggia di sabbia lunga 1,2 km, è stata oggetto di un recente restyling che attira migliaia di berlinesi appena spunta un po' di sole. Un altro luogo da non perdere è lo Stabi Kulturwerk, il museo all'interno della Biblioteca di Stato lungo la scenografica arteria viaria Unter den Linden, perché ci si trova dinanzi agli occhi un tesoro fatto di incisioni, manoscritti, antichissimi mappamondi, persino la partitura originale della Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach. Curioso e interessante da visitare è anche il Samurai Museum, nel quale dal 2022 ha trovato collocazione la collezione di Peter Janssen, la più ricca di manufatti relativa alla storia di questi dignitosi guerrieri esistenti al di fuori dei confini giapponesi, composta da oltre quattromila oggetti tra abiti tradizionali e le spade katana, in particolare quelle, bellissime, appartenute al clan Matsudaira.

Luoghi di contaminazione

L'abitudine alla contaminazione emerge ovunque: ad esempio, al ristorante Wilhelm Alexander dell'Humboldt Forum (spazio culturale a fianco dell'Isola dei Musei che alterna la sua facciata barocca a una contemporanea, quasi razionalista, in calcestruzzo, pensata dall'architetto Franco Stella) si gusta la cucina franco-tedesca in un salone sfarzoso a mo' di castello prussiano arredato però con sedute ed elementi contemporanei. Sofisticato e sempre ibrido nel proprio interior design come nel suo menù si presenta un altro luogo trendy di Berlino, il Dongnam Coffee Lab, lungo il Ku'damm: i suoi chef sono assai creativi nel riproporre gli aromi, le spezie ei metodi di preparazione dei Paesi del Sud Est asiatico, dalle bowl vegane al cappuccino preparato con il tuorlo d'uovo. L'atmosfera è sempre elettrizzante, invece, specialmente quando si accendono le mille luci di Berlino, da Frederick's al Sony Center: nella sala imperiale dell'ex Grand Hotel Esplanade cocktail futuristi e opulenti sono serviti in uno spazio Belle Époque trafitto dalle luci fluo. I berlinesi non si svegliano comunque mai tardi, come si capisce entrando da Area Bakery sulla Gartenstraße, nel dinamico quartiere del Mitte: anche qui la filosofia è improntata sullo zero-waste ei pani integrali e di semi vengono sfornati in tutte le declinazioni bio possibili e immaginabili.

Anniversari: la caduta del Muro 35 anni fa

Questo sarà anche un autunno di importanti celebrazioni: il 9 novembre verrà commemorato il 35° anniversario della caduta del Muro che divideva la Germania, e dunque la fine della Guerra Fredda tra Est e Ovest. Quel giorno, lungo il suo ex tracciato, ci saranno manifesti, cartelli e striscioni, storici e nuovi, proprio per ricordare, soprattutto a chi nel 1989 non era ancora nato, cosa avvenne allora, declinando lo slogan scelto per l'occasione, “Sostenere la libertà!”. L'altro, atteso anniversario è un compleanno: il 3 ottobre la magnetica Berliner Fernsehturm, la torre della televisione in Alexanderplatz, iconica architettura dalla forma di un missile e navetta spaziale a 368 metri di altezza dal suolo, celebrerà i suoi 55 anni. Sino al 4 novembre, quando chiuderà per il restyling, si potrà cenare nel suo ristorante Sfera che ruota su se stesso sopra il cielo di Berlino, magari proprio nei giorni fra il 4 e il 13 ottobre, quando il Festival delle Luci illuminerà i luoghi più celebri della città, compreso il suo maestoso Duomo.



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