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In Libano esplodono walkie talkie e pannelli solari, 14 morti e 450 feriti, Hezbollah minaccia una vendetta sanguinosa – RTL 102.5



In Libano per il secondo giorno consecutivo l'esplosione, sincronizzata, di dispositivi wireless, in dotazione ai miliziani di Hezbollah, e anche di pannelli solari, ha provocato almeno 14 morti e 500 Feriti. Dopo i cercapersone scoppiati ieri, alla stessa ora, in tutto il Paese, a Damasco e nella Siria orientale, nel pomeriggio di oggi, come ha raccontato anche l'agenzia Ansaun'altra onda di deflagrazioni ha sconvolto il Libano. In serata il premier libanese, Najib Mikatiha dichiarato che il suo governo si sta preparando un possibile scenario di una grande guerra con Israele. In molte città i residenti si sono riversati per strada per manifestare contro quello che è successo. Un'auto dell'Unifilare è stata assaltata con lanci di pietre, a Tiroda un gruppo di civili.

Oggi esplosi walkie talkie e pannelli solari

Walkie talkie militari e strumenti per rilevare le impronte digitali sono detonati in diverse località del Paesetra cui il distretto di Dai, UN Beirutroccaforte del gruppo sciita, e nel Libano meridionale. Le immagini diffuse dai media locali mostrano appartamenti in fiamme dentro condomini, auto bruciate, denso fumo nero, gente che fugge e si dispera. Testimonianze hanno riferito di numerose ambulanze che portavano i feriti in ospedale. Altre esplosioni sono state segnalate dai media sauditi in Iraqnel quartier generale dell'organizzazione terroristica Al Hashd al Shaabi, UN Mosulnello stesso momento delle deflagrazioni in Libano. Alla periferia sud di Beirut, esplosioni di dispositivi sono avvenute mentre si svolgevano i funerali di membri di Hezbollah uccisi, ieri, negli attacchi con i cercapersone. In 1.600 sarebbero ancora recuperati negli ospedali con ferite anche gravi. Cinquecento miliziani hanno perso la vista quando il loro pager è finito in mille pezzi. E anche l'ambasciatore iraniano a Beirut avrebbe perso un occhio e 19 pasdaran sarebbero rimasti uccisi in Siria. Ma gli ayatollah negano. Alla vigilia del discorso pubblico del capo di Hezbollah, Il dottor Hassan Nasrallahil cugino e presidente del Consiglio esecutivo del gruppo, Dio Safieddine, è stato chiaro: “Questi attacchi saranno sicuramente puniti in modo unico, ci sarà una vendetta sanguinosa“, ha detto. Nessuna reazione è arrivata da Israele. Teheran ha accusato l'intero Occidente di “ipocrisia” e Israele di “strage”. Mosca ha parlato di “guerra ibrida”. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterresha avvisato del “grave rischio di drammatica escalation in Libano”, con il Consiglio di sicurezza che ha fissato una riunione di emergenza per venerdì. Il segretario di Stato americano, Antonio Blinkenha escluso Che Washington fosse a conoscenza o coinvolta nel cyber-attacco. Un ex funzionario israeliano ha spiegato che i servizi avevano pianificato di usare i cercapersone, con trappole esplosive, come colpo di apertura in guerra per paralizzare i combattenti di Nasrallah.



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