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Macron e la Sant’Egidio, un’intesa basata sull’amore per un filosofo


Andrea Riccardi ed Emmanuel Macron all'incontro della Sant'Egidio di Parigi.

Il 23 ottobre 2022, Emmanuel Macron ha fatto la storia partecipando al raduno annuale della Comunità di Sant'Egidio a Roma, un gesto che va oltre il semplice protocollo diplomatico. La comunità, fondata da Andrea Riccardi nel 1968, è diventata una delle realtà più influenti nella lotta alla povertà e nella risoluzione pacifica dei conflitti globali. Non è un caso che Macron abbia scelto questo forum per ribadire l'importanza cruciale del dialogo interreligioso e del ruolo della politica nella costruzione della pace. Come spesso accade nella visione del leader francese, il confine tra politica e spiritualità si dissolve in un orizzonte più ampio.

Il legame con Sant'Egidio: una diplomazia nata davanti a un caffè

L'incontro tra Macron e Sant'Egidio risale al 26 giugno 2018, quando il presidente francese visitò Papa Francesco in Vaticano. In quell'occasione, durante una colazione organizzata presso l'ambasciata francese a Roma, Macron ha avuto l'opportunità di dialogare con Andrea Riccardi ei leader della comunità. Un dialogo che non si è fermato a convenevoli diplomatici: secondo Valérie Régnier, presidente della Comunità in Francia, Macron si distinse per il suo sincero interesse verso le questioni spirituali e umanitarie, ponendo domande incisive e mirate. Questo approccio riflette un tratto tipico della leadership di Macron: unire la profondità intellettuale con l'azione pratica.

L'eco del discorso dei Bernardins e il ruolo delle religioni

Il legame di Macron con Sant’Egidio affonda le radici in una visione che vede nelle religioni un interlocutore necessario per affrontare le sfide globali. Già nel 2018, con il celebre “discorso dei Bernardins”, Macron aveva esplicitato la sua idea del rapporto tra politica e religione, definendo il ruolo che le fedi dovrebbero avere in un mondo diviso da conflitti e disuguaglianze. Come sottolinea Marco Impagliazzo, presidente della Comunità, Macron è uno dei pochi leader capaci di parlare alle religioni con franchezza, offrendo una visione di collaborazione per il bene comune.

Africa e Ucraina: Le sfide globali al centro del dialogo

Da quel primo incontro, il dialogo tra Macron e Sant'Egidio si è intensificato, con numerosi incontri su temi centrali della politica globale. Nel giugno 2022, Macron ricevette Andrea Riccardi e Mario Giro all'Eliseo per discutere della guerra in Ucraina e delle complessità geopolitiche dell'Africa. Il confronto è andato oltre la semplice diplomazia: Macron si sente profondamente allineato con i valori di Sant'Egidio, riconoscendo nella comunità non solo un partner politico, ma anche un luogo di riflessione intellettuale di altissimo livello. Questo tipo di dialogo intellettuale è parte integrante della sua visione politica, influenzata dal pensiero del filosofo Paul Ricœur.

Trascendenza e azione: la politica come spazio di umanità

Per capire a fondo la vicinanza tra Macron e Sant'Egidio, bisogna guardare alla sua formazione intellettuale. Discepolo di Ricœur, Macron vede nella trascendenza un elemento essenziale nella costruzione di una società giusta. La Comunità di Sant'Egidio incarna quella sintesi tra fede e ragione che affascina il presidente francese. Molti dei suoi leader sono accademici, ex ministri, intellettuali che condividono una visione del mondo che combina azione umanitaria e riflessione filosofica. È questo mix che ha attirato Macron, come confermano fonti diplomatiche citate da La Croix: “Macron ha sempre amato dialogare con gli intellettuali. Sant'Egidio è esattamente il tipo di partner con cui sente una sintonia naturale.”

Un'alleanza per i rifugiati: l'esperienza dei corridoi umanitari

L'impegno di Macron non si limita alle parole. Nel 2017, la Francia ha siglato un protocollo con Sant'Egidio per l'istituzione dei corridoi umanitari, un meccanismo che ha permesso a oltre 570 rifugiati provenienti dalla Siria e Iraq di trovare accoglienza in Francia. Questo progetto, rinnovato nel 2022, rappresenta uno dei successi concreti della collaborazione tra la Francia e Sant'Egidio, un esempio di come la politica possa servire l'umanità in modo tangibile. Non si tratta solo di fornire un tetto ai rifugiati, ma di integrare queste persone in un progetto di vita che abbraccia i valori della dottrina sociale della Chiesa.

L'onore di una vita dedicata alla pace

Il 23 ottobre 2022, Macron ha reso omaggio ad Andrea Riccardi conferendogli il titolo di Grande Ufficiale della Legion d'Onore, una delle massime onorificenze francesi. Questo gesto, sebbene simbolico, è il riconoscimento di una vita dedicata alla pace, alla giustizia e alla fratellanza. In Riccardi, Macron vede non solo un uomo di fede, ma un partner politico capace di contribuire positivamente sul mondo, grazie a un impegno che travalica i confini della religione per abbracciare l'intera umanità.

La politica come carità: una visione condivisa

Questo incontro tra Macron e Sant'Egidio è la dimostrazione di come la politica possa essere, come diceva il filosofo Emmanuel Mounier, “la maniera più alta di esercitare la carità”. In un'epoca segnata da guerre e disuguaglianze, l'alleanza tra lo Stato e la Chiesa può rappresentare una forza positiva per costruire ponti di pace e dare speranza a chi vive ai margini. Macron e Sant'Egidio lo sanno bene, e il loro dialogo rappresenta una luce di speranza in un mondo sempre più diviso.





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