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Tele di Aracne: il riscatto passa attraverso la moda



di Marta Leggio

Un tessuto, una trama che si intreccia come vite da ricostruire. È questo il cuore pulsante di Tele di Aracne, un progetto nato a Siracusa che vede protagonisti giovani in uscita dai circuiti penali. Grazie alla sartoria artigianale, questi ragazzi hanno l'opportunità di ricucire la propria esistenza, scoprendo talenti nascosti e, soprattutto, costruendo un futuro diverso.

L'occasione per raccontare al mondo questa rinascita è stata l'Expo Divinazione 2024, un evento inserito nell'ambito del G7 Agricoltura e Pesca organizzato da Francesco Lollobrigida in programma fino al 29 settembre a Siracusa. Tra le molte iniziative, la sfilata di moda dal titolo evocativo “Ricucire una vita, costruire il futuro” ha saputo commuovere e sorprendere il pubblico. Gli abiti presentati non sono solo creazioni sartoriali, ma testimonianze tangibili di una rinascita personale e sociale.

Tele di Aracne non è solo un laboratorio di sartoria: è una comunità, un punto di riferimento per giovani che stanno vivendo esperienze difficili, legati alla devianza e alla marginalità. Il progetto è ospitato in un immobile confiscato alla mafia, simbolo di una rigenerazione urbana che si fa rinascita umana. La sartoria artigianale è gestita da una rete di partner locali, tra cui Passwork, CNA, Ermes Comunicazione e la Fondazione Val di Noto, ed è finanziata dal Ministero dell'Interno con il supporto del Comune di Siracusa.

La sartoria Tele di Aracne è un vero e proprio laboratorio di creazione dove vengono trasformati capi dismessi, destinati all'oblio, in pezzi unici di alta qualità. L'attenzione ai materiali pregiati e la cura nei dettagli sartoriali permettono di dare nuova vita agli abiti e, al contemporaneo, offrono ai giovani coinvolti l'opportunità di scoprire abilità manuali e creative. Qui, sotto la guida di stilisti, artigiani e sarti professionisti, i ragazzi imparano un mestiere e si riappropriano della propria identità, spesso frammentata da esperienze di disagio e marginalizzazione.

Un luogo aperto a tutti, dove i giovani detenuti possono imparare l'arte del cucito e del design, contribuendo a costruire una rete solidale e creativa. In questo spazio di condivisione e crescita personale, ogni abito cucito racconta una storia, ogni filo intrecciato rappresenta una nuova possibilità di riscatto.

Il progetto di Tele di Aracne si colloca all'interno di una più ampia visione di rigenerazione sociale ed urbana, che parte dalla legalità e dalla solidarietà. Il fatto che la sartoria sorga in un bene confiscato alla mafia conferisce un valore simbolico ancora più forte: ciò che era segno di illegalità e violenza è diventato oggi spazio di creatività, formazione e speranza.

La sfilata di moda, durante l'Expo Divinazione, ha mostrato al pubblico il frutto di questo lavoro collettivo. Gli abiti, creati dai giovani, hanno sfilato con orgoglio, portando con sé non solo il valore estetico, ma anche un potente messaggio di inclusione e rinascita. La creatività diventa, così, uno strumento per rimettere insieme i pezzi di vite spezzate, per costruire un futuro dove il passato non è più una condanna.

Tele di Aracne dimostra che anche nel contesto più difficile è possibile tessere nuove storie di speranza e dignità. Siracusa, con questo progetto, diventa esempio concreto di come l'arte, l'artigianato e la solidarietà possano intrecciarsi per dare forma a un futuro migliore per i giovani e per tutta la comunità.





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