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I vescovi Castellucci e Staglianò tra i premiati del Cassiodoro Day 2024



Fedele al consueto appuntamento annuale torna con il «Cassiodoro Day» – evento culturale e religioso – il Premio Internazionale «Cassiodoro il Grande», assegnato una personalità distintasi nei diversi settori praticati dal celebre monaco calabrese vissuto nel VI secolo, che fu politico, diplomatico, biblista, musicologo, fondatore di cenobi, imprenditore e, per il quale, è in corso il processo di beatificazione. Due, anzi, le giornate programmate per l'evento che avranno come cornici il duomo e l'episcopio di Modena sabato 12 ottobre, e, il giorno dopo, domenica 13 ottobre, il Monastero di San Silvestro a Nonantola. Non pochi e molto conosciuti i partecipanti invitati, a diverso titolo, all'iniziativa.
La prima giornata cassiodorea promossa dall'omonima associazione presieduta dal sacerdote paolino don Antonio Tarzia, con il patrocinio del Comune di Modena, dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola, del Centro Culturale Giacomo Alberione e il sostegno dell'Azienda Dedoni, sarà scandita da tre momento. Il primo, alle ore 16, una paraliturgia nel duomo di Modena presieduta dall'arcivescovo mons. Erio Castellucci, vicepresidente della Cei, alla quale seguiranno gli interventi di don Tarzia, del saggista Marco Roncalli, del segretario del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana monsignor Carlo Dell'Osso; del presidente della Pontificia Accademia Teologica il vescovo mons. Antonio Staglianò. Il secondo, alle 18,30 nel Salone dell'Episcopio in corso Duomo per la cerimonia di assegnazione del premio presieduta da don Roberto Ponti, vicepresidente dell'associazione cassiodorea, che vedrà premiati i vescovi mons. Castellucci e mons. Staglianò; lo chef stellato Massimo Bottura; il fondatore dei «Nomadi» Beppe Carletti, il senatore Franco Bonferroni, mentre due tributi «alla memoria» andranno ai Maestri Luciano Pavarotti e Alberto Schiavi. A seguire, nella stessa sede, alle 20, la consegna delle targhe dell'amicizia «Onore al merito» a due fra le più importati realtà dell'informazione nel nostro Paese: il quotidiano «Il Corriere della sera» nella persona del suo direttore Luciano Fontana, e il settimanale «Famiglia Cristiana» nella persona del direttore don Stefano Stimamiglio; e all'Accademia Militare di Modena, nella persona di Davide Scalabrin, il generale dell'Esercito che con le sue denunce ha messo fine alle vessazioni perpetrate in quell'ambiente.
La proseguirà l'indomani nella vicina Nonantola dove alle ore 8,30 manifestazione, nel Monastero di San Silvestro, inizierà la tavola rotonda «Cassiodoro e Sant'Anselmo Abate». Moderata dal giornalista Giovanni Gazzaneo, vedrà il confronto di diversi relatori: don Alberto Zironi, arciprete di Nonantola; Maria Gloria Riva, docente di storia dell'arte; Maria Antonietta Crippa, docente di storia dell'architettura; don Riccardo Fangarezzi, Direttore dell'Archivio e della Biblioteca Abbaziale di Nonantola; Guglielmo Nardocci, giornalista; Agnese Bellieni, docente di lettere. In conclusione anche a Nonantola la seconda parte della consegna delle targhe dell'amicizia «Onore al merito»: alla realtà editoriale Panini nella persona del suo Consigliere Delegato Lucia Panini; alla memoria di don Arrigo Beccari, il «Giusto» che con i suoi parrocchiani a Nonantola, fra il '42 e il '43, salvò un gruppo di un centinaio di bambini e ragazzi ebrei rifugiatisi a Villa Emma (sarà consegnato a don Zironi) ; all'associazione Tortellante, nella persona di Erika Coppelli, presidente di questo ormai noto laboratorio terapeutico e abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano. Nelle due giornate non mancheranno vari momenti musicali. A Modena i «Nomadi», e il coro «Mitici Angioletti», diretto da Francesca Polli; a Nonantola i due affermati musicisti Franco Fasano e Max Tagliata. Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell'Associazione Cassiodoro, don Tarzia, «per l'entusiasmo con il quale l'arcidiocesi ei comuni di Modena e Nonantola hanno voluto ospitare la manifestazione che nel nome del grande monaco intellettuale, consente di dare visibilità a quanti hanno dato il meglio negli ambiti in cui lui operò tanti secoli fa: ei nomi scelti parlano da soli». «Quest'anno poi – considerato il contesto» – ha aggiunto don Tarzia – «era doveroso l'accostamento di Cassiodoro alla figura dell'abate longobardo fondatore dell'abbazia di Nonantola. A loro è dedicato l'atteso convegno dedicato – aspetto da non dimenticare – a due grandi uomini di azione e di pensiero destinati pure agli altari: uno santo già riconosciuto – Anselmo-, l'altro, Cassiodoro, per il quale è aperta la causa di beatificazione».





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