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Guerra Israele – Hamas, le notizie di oggi: Gli Houti rivendicano il lancio di un missile diretto su Tel Aviv. Media: “Cooperante uccisa a Gaza da palestinesi armati”


Tregua lontana per il Libano. La proposta americana e francese di uno stop di 21 giorni delle ostilità, sostenuta dall’Ue e altri Paesi, è stata respinta da Netanyahu che secondo Washington prima avrebbe accettato il cessate il fuoco ma poi ha ordinato di insistere con gli attacchi contro le postazioni di Hezbollah. Intanto l’Idf ha confermato di aver eliminato Abu Saleh, comandante della divisione aerea del gruppo e responsabile dei droni.

Proteste contro Netanyahu all’Onu, almeno una decina di arresti

Almeno una decina di arresti tra le migliaia di persone che sono scese in strada nel cuore di Manhattan ieri sera per protestare contro Benjamin Netanyahu, la guerra di Israele a Gaza e i suoi recenti attacchi in Libano. Secondo quanto riportano i media Usa, la protesta più ampia si è snodata per le strade di Midtown e ha bloccato il traffico, mentre in prossimità delle Nazioni Unite (dove il premier israeliano parlerà a breve) la polizia ha chiuso le strade alle auto e posizionato barricate ad ogni incrocio per evitare assembramenti o scontri. Le tensioni tra poliziotti e dimostranti sono divampate dopo il tramonto nell’Upper East Side, dove circa una decina di persone sono state arrestate su Park Avenue (vicino a dove Netanyahu alloggia) per essersi rifiutati di sgomberare la strada

Media: “Cooperante uccisa a Gaza da palestinesi armati”

Uomini armati palestinesi hanno sparato e ucciso un’operatrice umanitaria di un ente di beneficenza con sede negli Stati Uniti, aprendo il fuoco sulla sua auto in quello che i funzionari di Hamas hanno definito un caso di scambio di persona. Lo riferiscono i media israeliani

Libano: “25 persone uccise oggi nei raid”

Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha dichiarato che 25 persone sono state uccise negli attacchi israeliani in Libano a partire dalle prime ore di oggi. Lo riporta Haaretz

Israele: “Eventuale campagna terra in Libano sarà breve”

Qualsiasi operazione di terra di Israele contro Hezbollah in Libano verrà condotta il più rapidamente possibile. Lo ha riferito un funzionario israeliano della sicurezza parlando in forma anonima con i giornalisti. “Cercheremo di farla il più breve possibile. Penso che ci stiamo preparando ogni giorno, e di sicuro è nella nostra cassetta degli attrezzi”, ha detto

Gli Houti rivendicano il lancio di un missile diretto su Tel Aviv. “Lo faremo ancora”

Gli Houti hanno rivendicato il lancio nella notte di un missile dallo Yemen verso Tel Aviv, che è stato abbattuto dalle forze armate dello Stato ebraico fuori dallo spazio aereo israeliano. “Le forze degli Houthi hanno condotto un’operazione militare contro un obiettivo militare israeliano nella ‘Jaffa occupata’ (Tel Aviv) utilizzando un missile balistico ‘Palestina 2′”, ha riferito il portavoce militare dei ribelli yemeniti filo-iraniani, Yahya Saree, citato da Yedioth Ahronoth. “E’ stato anche condotto un attacco su un obiettivo vitale nell’area di Ashkelon utilizzando un Uav di tipo ‘Jaffa'”. Entrambe le operazioni hanno avuto successo, ha sostenuto, sebbene non è stata data notizia di alcun attacco sull’area di Ashkelon e il missile verso Tel Aviv è stato abbattuto prima che entrasse nello spazio aereo israeliano

Manifestanti anti-Netanyahu si radunano davanti al suo albergo a New York

Folle di manifestanti filo-palestinesi sono scese nelle strade di New York per protestare contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in città per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. I manifestanti si sono radunati davanti all’hotel del premier fin da ieri e le proteste sono continuate fino a tarda notte

Lo scalo di Beirut ancora operativo per i rientri in Italia

L’aeroporto di Beirut resta, al momento, operativo con voli regolari per l’Italia. Lo apprende LaPresse da fonti della Farnesina. Le compagnie aeree, a partire da quella nazionale libanese Mea, stanno garantendo voli come da programmazione, su due rotte: Roma e Milano

Unhcr: “Trenta mila persone sono entrate in Siria dal Libano in 72 ore”

Più di 30.000 persone, principalmente siriani, hanno attraversato il confine con la Siria dal Libano nelle ultime 72 ore: lo ha affermato l’ agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). In un post su X, l’agenzia dell’Onu ha anche condiviso un video dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, che chiede un cessate il fuoco. Lo riporta il Guardian

Hezbollah: “Oggi abbiamo lanciato un missile Fadi-1 contro Israele”

Gli Hezbollah libanesi hanno sparato stamani un razzo di tipo Fadi-1, più sofisticato di altri ordigni usati finora, contro la comunità agricola (moshav) Ilania, vicino al lago di Tiberiade in Galilea. Lo hanno reso noto gli stessi Hezbollah precisando che questo attacco fa parte della risposta agli incessanti raid aerei israeliani sui civili in Libano.
Il Fadi-1 era già stato usato domenica scorsa contro il porto israeliano di Haifa. Si tratta di un razzo di 220 mm di diametro, lanciato da un sistema di razzi a lancio multiplo, con una gittata fino a 80 chilometri. Il Fadi-1 è una variante del razzo Khaybar-1 di fabbricazione siriana. Sebbene non sia un razzo guidato, il Khaybar-1 e la sua variante Fadi-1 sono, secondo gli analisti, più precisi della maggior parte dei razzi di Hezbollah. Con una gittata di 100 chilometri, possono trasportare un carico utile di 150 chilogrammi. Sono lunghi 6,3 metri e hanno un peso al lancio di circa 750 chilogrammi

Gallant: “Avanti con i raid contro Hezbollah. Intensificheremo le operazioni”

Israele continuerà a colpire obiettivi degli Hezbollah libanesi e “intensificherà” le operazioni. Lo ha assicurato il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, che ha ripetuto l’obiettivo di consentire a chi viveva nelle località nel nord di Israele, a ridosso del confine con il Libano, di tornare in sicurezza nelle loro case, abbandonate un anno fa dopo l’inizio della campagna militare israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza, in risposta all’attacco del 7 ottobre in Israele, e la ‘discesa in campo’ di Hezbollah con attacchi oltreconfine in “solidarietà” con il gruppo palestinese. “Nell’ultimo anno abbiamo colpito con molta forza Hezbollah, in particolare nelle ultime settimane – ha detto Gallant in un messaggio video da Safed, nel nord di Israele, come riporta il Times of Israel – Continueremo e intensificheremo questo sforzo”. Gallant ha insistito sulla “sicurezza” nelle località nel nord del Paese e sul “ritorno sicuro a casa delle persone evacuate” da queste aree

Oms: “Inaccettabili 24 raid su obiettivi sanitari nel Libano: i morti tra gli operatori sono 27”

E’ “inaccettabile” che siano stati sferrati “finora 24 attacchi contro le strutture sanitarie” in Libano da parte di Israele, causando “27 morti e 55 feriti tra gli operatori sanitari”. Lo ha scritto su ‘X’ il rappresentante dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in Libano Abdinasir Abubakar, affermando che le strutture sanitarie “devono essere sempre protette”

Unicef: “A Gaza raid su 4 scuole in 5 giorni, bimbi fra le vittime”

“Quattro scuole – scrive l’Unicef – sono state colpite nel nord di Gaza negli ultimi 5 giorni. Secondo quanto riferito, tra le vittime ci sono molti bambini. Ieri, un attacco ha colpito la scuola Hafsa Falluja a Jabalia, uccidendo, secondo le notizie, 11 persone. Un filmato raccapricciante mostra che tra le vittime ci sono anche dei bambini. Questa scuola, utilizzata come centro nella recente campagna di vaccinazione antipolio, è ora completamente distrutta. Mentre il conflitto si espande nella regione, la Striscia di Gaza continua a essere colpita dai bombardamenti. Non dobbiamo distogliere lo sguardo. I bambini di Gaza continuano a essere uccisi ogni giorno. Questo deve finire, i bambini devono essere protetti. Cessate il fuoco ora”. Lo scrive su X Adele Khdor, direttrice regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa

Erdogan invita l’Onu a trattare Netanyahu “come un killer”

“O l’Assemblea generale dell’Onu tratta quel killer come merita oppure questa situazione vergognosa sarà ricordata come una macchia nera nella storia delle Nazioni Unite”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, facendo riferimento al premier israeliano Benjamin Netanyahu. “È una vera vergogna che un criminale che ha commesso un massacro in Palestina possa sedere sotto il tetto dell’Onu”, ha detto Erdogan tornando a paragonare il premier israeliano a Adolf Hitler, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. “Hitler ha avuto un sogno che è diventato un incubo per il popolo. Netanyahu, l’Hitler di oggi, alla fine si renderà conto che questo è stato solo un sogno e dovrà confrontarsi con la realtà”, ha detto Erdogan parlando con i giornalisti, di ritorno da New York dove ha partecipato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite

Media: “Il capo di Hezbollah ucciso ieri era tornato dallo Yemen dove addestrava gli Houti”

Il comandante dell’unità aerea di Hezbollah, Muhammad Hussein Sorour, ucciso ieri in un raid israeliano, sarebbe tornato dallo Yemen in Libano solo 3 giorni fa. Lo riporta Al Arabiya, l’emittente panaraba di proprietà saudita, citando fonti proprie, secondo cui Sorour, noto con il nome di battaglia Abu Saleh, è morto per le ferite riportate a seguito del raid nel sobborgo meridionale di Beirut. Al Arabiya ha riferito che Sorour “era responsabile del lancio di missili e droni dei ribelli sciiti yemeniti”, ritrasmettendo un video risalente al 2016 in cui “appare mentre addestrava esponenti degli Houthi a lanciare missili contro l’Arabia Saudita”

Razzi su Tiberiade: 25enne israeliano ferito lievemente

Un 25enne israeliano è rimasto moderatamente ferito nei pressi di Tiberiade a causa dei razzi lanciati sulla zona da Hezbollah. Lo hanno riferito i soccorsi, citati da Haaretz

Media: “Cinque soldati uccisi in un raid israeliano in Siria”

Secondo l’agenzia di stampa siriana Sana, ripresa da Haaretz, cinque soldati siriani sono stati uccisi e uno ferito in un attacco israeliano contro obiettivi militari a Kfer Yabous, al confine tra Siria e Libano

Libano: “Nove persone uccise in raid israeliano nel Sud”

Nove persone sono state uccise in un attacco israeliano sulla città di Shebaa nel Libano meridionale: lo afferma il sindaco Mohammad Saab, come riporta il Guardian.
Un attacco israeliano avvenuto intorno alle 3 del mattino ha ucciso nove persone della stessa famiglia nella città di Shebaa, al confine meridionale del Libano, tra cui quattro bambini

Israele: “Dieci razzi dal Libano contro Haifa”

Haifa sotto l’attacco di razzi. Dieci razzi sono stati lanciati dal Libano in direzione di questa città del nord di Israele, dove sono tornate a suonare le sirene dell’allarme antiaereo. Lo riferisce il Times of Israel sulla base di notizie confermate dalle forze israeliane (Idf). Alcuni razzi sono stati intercettati e altri sono caduti in zone aperte

Media: “700 i morti da lunedì per gli attacchi di Israele in Libano”

Sono 700, secondo Al-Jazeera, i morti provocati dagli attacchi israeliani sul Libano a partire da lunedì scorso. La stima è riportata nel titolo di apertura della versione online della rete televisiva qatarina

Media, Netanyahu apprezza gli sforzi Usa, avanti confronto

L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato attraverso una nota in inglese che funzionari israeliani e americani si sono incontrati per discutere una proposta di cessate il fuoco nel nord e che i colloqui proseguiranno nei prossimi giorni. “All’inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno condiviso con Israele una proposta elaborata insieme ad altri paesi per un cessate il fuoco in Libano. Israele è un partner nell’obiettivo della proposta, che è il ritorno dei residenti del nord alle loro case”, si legge. “Israele apprezza gli sforzi degli Stati Uniti e le discussioni continueranno nei prossimi giorni”, si legge nel comunicato secondo quanto riporta il sito del quotidiano israeliano Haaretz.

Missile dallo Yemen su Israele, intercettato

Le sirene a Tel Aviv e in città del centro di Israele sono seguite al lancio di un missile dallo Yemen. A comunicarlo l’Idf che ha precisato che il missile “è stato intercettato con successo dal sistema di difesa aerea Arrow. Si sono sentite sirene ed esplosioni in seguito all’intercettazione e alla caduta di schegge”, ha puntualizzato l’esercito israeliano.

Macron: “Errore di Netanyahu non accettare la tregua”

La proposta di cessate il fuoco in Libano “è solida. Sarebbe un errore da parte del primo ministro israeliano rifiutarla perché ovviamente si assumerebbe la responsabilità di un’escalation regionale e di nuove vittime civili in Libano”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel corso di una conferenza stampa a Montreal insieme al primo ministro canadese Justin Trudeau.

Idf, colpiti 220 obiettivi di Hezbollah in Libano in un giorno

Secondo quanto riferito dall’Idf, ieri i caccia israeliani hanno colpito circa 220 obiettivi di Hezbollah in Libano. Tra essi figurano edifici utilizzati dal gruppo sciita, lanciarazzi impiegati negli attacchi nel nord di Israele, depositi di armi e agenti. Gli attacchi sono stati effettuati sia nel Libano meridionale che nella valle della Bekaa

Media, Israele informato della proposta americana ma mai accettata

“Israele era stato informato della proposta americana” per un cessate il fuoco in Libano “ma non l’ha mai accettata”. Lo sostiene un funzionario israeliano citato da Times of Israel, dopo che la Casa Bianca ha riferito che la richiesta di Usa e Francia, respinta poi dal premier Benjamin Netanyahu, era stata “coordinata” con Israele.

Raid a Beirut, ucciso il comandante della divisione aerea di Hezbollah Abu Saleh

Le Idf israeliane hanno confermato di aver eliminato il comandante della divisione aerea di Hezbollah, responsabile anche dei droni dell’organizzazione sciita, Muhammad Hussein Sarur (noto anche con il nome di battaglia di Abu Saleh), in un raid condotto nella periferia meridionale di Beirut. Lo riporta l’emittente Kan.

Usa e Francia per la tregua in Libano, Israele respinge la proposta

Non ci sono spiragli, almeno al momento, per una tregua in Libano. La proposta americana e francese di uno stop di 21 giorni delle ostilità, sostenuta dall’Ue e altri Paesi, è stata respinta da Benjamin Netanyahu, che secondo Washington prima avrebbe accettato il cessate il fuoco ma poi ha ordinato di insistere con gli attacchi contro le postazioni di Hezbollah.



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