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Sanatorium Under the Sign of the Hourglass: i Quay Brothers ci parlano del film


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27/09/2024 notizie di Alessandro Gamma

Abbiamo incontrato i due fratelli, che tornano sulle scene con un lungometraggio rimasto in gestazione per anni

quay bros 2024 venezia

In concorso alle Giornate degli Autori di Venezia 81, abbiamo incontrato i Banchina Fratelli per farci raccontare direttamente da loro il significato più profondo della loro ultima fatica, Sanatorio sotto il segno della clessidraispirata agli scritti del polacco Bruno Schulz.

Questa la trama ufficiale:

Un viaggio spettrale di un treno che procede su una diramazione abbandonata. A bordo c'è Jozef e si sta dirigendo al capezzale del padre in un remoto Sanatorio galiziano. All'arrivo, trova un edificio fatiscente, gestito dall'ambiguo dottor Gotard che lo accoglie spiegandogli che la morte del padre, cioè quella che lo ha colpito nel suo paese, non è ancora avvenuta perché qui nel Sanatorio, rispetto al tempo normale, loro sono sempre in ritardo in modo indefinibile. Jozef si rende conto che il Sanatorio è un mondo fluttuante a metà strada tra il sonno e la veglia e che il tempo e gli eventi non possono essere misurati in alcuna forma tangibile.

Il film è un'esplorazione di motivi e temi tratti dagli scritti mitopoietici di Bruno Schulz, con pupazzi e live-action. A fare da cornice alla narrazione, una decadente casa d'aste e un banditore nel suo momento più importante. All'asta pubblica! Lotto 47: una camera ottica di legno con sette lenti e un cassetto abilmente nascosto che, si dice, contenga la retina del suo proprietario defunto e che, pare, si sciolga una volta all'anno quando è posizionata correttamente ai raggi del Sole, ungendo così ognuna delle sette immagini finali e mettendole in moto una per una.

Nei corridoi labirintici del Sanatorio, gli oggetti e gli eventi si muoveranno con una forza tutta loro. Si instaurerà un'inquietante semi-realtà e Jozef si troverà intrappolato in una rete di ricordi, fantasie e visioni a cui potrà solo sottomettersi. Troverà suo padre, lo perderà in un sogno, ne scoprirà tanti altri in una volta sola, per poi riperdelo per sempre. Anche lo stesso Jozef diventerà multiplo: uno morirà, un altro sarà condannato a vagare all'infinito per i corridoi del Sanatorio, e l'ultimo salirà sullo stesso treno con cui era arrivato.

Attivi fin dai primi anni 80, i Quay Brothers sono esperti nel settore delle animazioni con marionette, ma hanno anche realizzato documentari, spot pubblicitari e installazioni. Hanno anche decorazioni progettate per il teatro, l'opera e il balletto, oltre ad aver diretto tre lunghimetraggi in live action.

Di seguito la nostra video intervista esclusiva Molo ai Fratelli:



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