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Gli hikikomori: una solitudine nascosta. Cosa possono fare la scuola e lo sport? Lettera – Orizzonte Scuola Notizie


Inviata da Francesco Cutolo – Il termine “Hikikomori”, di origine giapponese, significa “ritirarsi” e descrive un fenomeno in cui una persona, solitamente un giovane, si isola dalla società per un lungo periodo.

Gli Hikikomori scelgono di vivere ritirati all'interno delle loro abitazioni, talvolta per mesi o addirittura anni, senza avere alcun contatto con il mondo esterno.

Questo fenomeno, che ha le sue radici nel Giappone, è ormai diffuso anche in altre parti del mondo, compresa l'Italia. Gli Hikikomori sono spesso adolescenti o giovani adulti che, per varie ragioni, si sentono sopraffatti dalle aspettative sociali o familiari, dalla pressione scolastica, o dalle dinamiche relazionali.

Questo senso di inadeguatezza li porta a cercare rifugio nell'isolamento, trovando spesso conforto solo nel mondo digitale, che diventa una sorta di via di fuga dalla realtà.

Come vivono gli Hikikomori?

La vita di un Hikikomori è caratterizzata da una routine solitaria e sedentaria. Molti di loro vivono nelle loro stanze, evitando il contatto con la famiglia e con gli amici, e limitano le loro attività alla navigazione su internet, ai videogiochi, e al consumo passivo di contenuti online.

Questo comportamento porta spesso a un deterioramento delle capacità sociali e relazionali, e in alcuni casi a gravi conseguenze psicologiche e fisiche, come depressione, ansia, e malattie legate alla sedentarietà.

Gli Hikikomori evitano sistematicamente gli ambienti pubblici e, spesso, la scuola è uno dei primi luoghi da cui si allontanano. In molti casi, infatti, il disagio sociale nasce proprio dall'incapacità di far fronte alle dinamiche scolastiche, caratterizzate da competizione e relazioni complesse.

La Scuola: Un supporto fin dall'Infanzia

La scuola può giocare un ruolo cruciale nella prevenzione e nel supporto agli Hikikomori, soprattutto se l'intervento avviene in una fase precoce della vita. Ecco alcuni modi in cui l'istruzione fin dall'infanzia potrebbe aiutare:

1. Creare un ambiente accogliente e inclusivo:

È importante che le scuole promuovano un ambiente che accolga le differenze e sostenga gli studenti che mostrano segni di isolamento o disagio. Gli insegnanti dovrebbero essere formati a riconoscere i primi segnali di un possibile isolamento sociale e intervenire in modo sensibile e tempestivo.

2. Ridurre la pressione scolastica: Il sistema educativo potrebbe rivedere le aspettative eccessive legate ai risultati scolastici e proporre un approccio più equilibrato che tenga conto del benessere emotivo degli studenti.

3. Supporto psicologico e consulenza:

Offrire uno spazio di ascolto e supporto psicologico nelle scuole è fondamentale. Gli studenti devono avere accesso a figure professionali che possano aiutarli ad esprimere le proprie difficoltà ea trovare strategie per gestire lo stress e l'ansia.

4. Favorire la socializzazione positiva:

Attività di gruppo, laboratori collaborativi e momenti di confronto possono essere strumenti efficaci per aiutare gli studenti più vulnerabili a costruire relazioni significative e sentirsi parte di una comunità.

Lo Sport come Strumento di prevenzione e riabilitazione

Lo sport è uno strumento potente per aiutare gli Hikikomori a uscire dal loro isolamento. L'attività fisica può avere benefici su più livelli:

1. Benessere fisico: Lo sport aiuta a combattere la sedentarietà e promuove la salute fisica. Attraverso il movimento, i giovani possono migliorare la loro forma fisica, il che spesso contribuisce anche a un miglioramento del loro benessere psicologico.

2. Socializzazione: Lo sport di squadra, in particolare, può fornire un'opportunità per costruire relazioni sociali in un ambiente non competitivo e meno stressante rispetto alla scuola. Gli Hikikomori possono trovare nello sport un modo graduale per riaprirsi al contatto umano.

3. Aumento dell'autostima: Superare sfide sportive, anche piccole, può aiutare questi ragazzi a migliorare la loro fiducia in se stessi, contribuendo a ridurre il senso di inadeguatezza che spesso li porta a isolarsi.

Hikikomori: Fenomeno più diffuso di quanto sembri?

Gli Hikikomori non sono sempre casi estremi che catturano l'attenzione mediatica per la loro gravità o per eventuali atti criminali legati alla loro condizione. Anzi, ci sono moltissimi casi meno eclatanti che passano inosservati. Molti giovani possono vivere forme più leggere di ritiro sociale, che non sfociano necessariamente in un isolamento totale, ma che rappresentano comunque un segnale preoccupante.

Spesso, dietro comportamenti di ritiro sociale o difficoltà a partecipare alla vita scolastica e sociale, si celano problemi di ansia, depressione o altre forme di disagio psicologico. Questi giovani potrebbero non manifestare sintomi drammatici, ma il loro isolamento parziale può comunque influire negativamente sul loro sviluppo e sul loro futuro.

Per questo, è importante che la società, la scuola e le famiglie siano consapevoli e pronte a intervenire anche in questi casi “minori”. Gli Hikikomori rappresentano un fenomeno complesso e in espansione che richiede un intervento sistematico e integrato tra famiglia, scuola e società.

La prevenzione è la chiave, e questo richiede che sin dalla prima infanzia vengano creati ambienti scolastici e sociali inclusivi, che non puntino solo al successo accademico, ma anche al benessere emotivo e relazionale degli individui.

Inoltre, lo sport e altre attività extrascolastiche possono fornire un canale di riabilitazione importante per i giovani che si trovano in difficoltà, offrendo loro la possibilità di ristabilire contatti sociali e rafforzare la propria autostima.

Il fenomeno degli Hikikomori ci insegna che la pressione sociale e le aspettative irrealistiche avranno conseguenze gravi, ma che con il giusto supporto e le giuste strategie è possibile aiutare questi giovani a uscire dall'isolamento e possono ritrovare il loro posto nel mondo.



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