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Lautaro, la doppietta del ritorno: “Gol importanti per me, ma l’Inter deve crescere”


Il capitano nerazzurro era ancora a secco: “Dopo il derby abbiamo parlato meno e lavorato di più”

28 settembre – 18:51 – MILANO

Dopo 5 giornate di campionato, leggere il numero zero vicino alla voce “gol segnati” da Lautaro Martinez faceva strano. L'argentino ha vissuto un avvio di stagione complicato, ma pure il tramonto di quella passata non era stato al suo livello: ultimo gol il 10 maggio scorso a Frosinone, da lì in poi, in nerazzurro, il buio. Eppure, di scusanti il ​​Toro ne ha parecchie. Alla fine dello scorso campionato dominato dalla squadra di Inzaghi, Lautaro è partito per gli Stati Uniti, dove con la sua Argentina ha vinto – da protagonista e capocannoniere – la Coppa America. Migliaia di km percorsi, enorme stanchezza fisica e mentale. Ha pagato questo e un conseguente piccolo infortunio muscolare, Martinez, che oggi però è tornato alla grande.

derby alle spalle

L'avvio difficile di Lautaro è stato anche amplificato dal primo derby sugli ultimi 7 perso dall'Inter. Una gara in cui il Toro ha comunque regalato un assist a Dimarco, ma è ugualmente rimasto a secco. “Dopo il derby abbiamo meno parlato e lavorato di più – ha confessato l'argentino a seguito della vittoria di Udine -, ma credo che in campo si sia visto. Il gol sicuramente è importante per me, è chiaro che un attaccante lo cerchi. Io però faccio sempre il contrario: lavoro per la squadra e se riesco a segnare meglio ancora. Bisogna continuare a lavorare e portare l'Inter sempre più in alto Ci vuole l'atteggiamento giusto, lavorare di più, restare umili e alzare il livello ogni giorno. Perché l'Inter deve crescere”. Parole come sempre di grande responsabilità, che confermano quanto Lautaro – da capitano – si sente al centro del progetto nerazzurro. Come di enormi responsabilità erano state le dichiarazioni immediate post derby: “So di essere in ritardo e lavorerò ancora di più, zitto”.

da san siro a udine

Per trasformare le parole in fatti, a Lautaro è bastata meno di una settimana. I proclami si sono trasformati in gol, e poco importa se per sbloccarsi è stata necessaria un po' di fortuna. La palla gol sciupata con la testa nel primo tempo su invito delizioso di Calhanoglu avrebbe potuto abbattere il Toro, ma lui ha continuato a lavorare con e per la squadra. Sbloccarsi, oggi, sembrava solo una questione di minuti. Così è stato. Dopo il gol fortunato arrivato in chiusura di primo tempo, Lautaro è rientrato in campo per la ripresa con la fama di un cannibale. Solita lotta, solita garra. E per ritrovare un gol dei suoi gli sono bastati 2' della ripresa: invito di Thuram, controllo orientato e bordata all'angolo. Il Toro è tornato. Per la gioia di Inzaghi e dell'Inter tutta.





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