Istruzione

137 morti per Fentanyl nel 2021: il MIM sottolinea necessità di sensibilizzare gli studenti di secondaria – Orizzonte Scuola Notizie


Il Fentanyl, un farmaco originariamente utilizzato per il trattamento del dolore, è diventato negli ultimi anni una preoccupazione crescente a causa della sua diffusione nel mercato illegale, soprattutto tra i giovani.

Più potente della morfina, nel 2021 questa sostanza ha causato la morte di 137 persone nell'Unione Europea, secondo i dati dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.

Vista la pericolosità del fenomeno, il Ministero dell'Istruzione e del Merito (Mim) ha deciso di agire, inviando una circolare alle scuole secondarie. Il documento, firmato dal capo dipartimento del Mim, Carmela Palumbo, sottolinea la necessità di promuovere attività di informazione, formazione e sensibilizzazione sui rischi legati alla diffusione e all'uso illecito di Fentanyl.

L'importanza della prevenzione

Nonostante in Italia la situazione non sia ancora considerata emergenziale, il ministero invita a non abbassare la guardia. “È fondamentale non farsi trovare impreparati”, si legge nella circolare, che sottolinea la necessità di prevenire l'uso di questa sostanza pericolosa.

In linea con il 'Piano nazionale contro l'uso improprio di Fentanyl e degli oppioidi sintetici', il Mim ha fornito ai docenti materiale informativo sui rischi connessi all'uso di tali sostanze.

Sono stato allegate delle schede che potranno essere utilizzate come strumento di supporto nell'ambito dell'educazione alla salute, per sensibilizzare e responsabilizzare gli studenti.

Il riscontro dei dirigenti scolastici

La circolare del Mim ha ottenuto il sostegno dei dirigenti scolastici. Cristina Costarelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi Lazio, ha dichiarato all'Adnkronos che il tema del Fentanyl è noto da tempo e rappresenta una preoccupazione significativa per i giovani.

“Le dipendenze sono una criticità importante durante l'adolescenza”, ha affermato, evidenziando come il rischio di cadere nelle dipendenze sia elevato quando si incontrano modelli negativi.

Costarelli ha anche sottolineato che il contrasto all'uso di sostanze, spesso percepite inizialmente come innocue, è fondamentale. “Percorsi di prevenzione come quelli indicati dal ministero sono utili e in alcune scuole sono già stati adottati”, ha concluso.

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