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La “shadow unit” 910 e Talal Hamiyah: ecco lo squadrone di Hezbollah pronto a vendicare Nasrallah




Tel Aviv ei suoi alleati trattengono il fiato da giorni in attesa della risposta di Hezbollah alla campagna di attacchi contro i vertici dell'organizzazione filoiraniana messa in atto dalle forze israeliane. L'esecuzione del piano Nuovo Ordine che ha portato venerdì scorso al bombardamento del quartiere generale a Beirut del Partito di Dio e all'eliminazione del suo comandante Hassan Nasrallah si avvicina però adesso come non mai la prospettiva di una ritorsione diretta e imminente del movimento libanese contro lo storico nemico.

Che Hezbollah sta pensando di agire senza aspettare l'Iran lo dimostra un certo clima di sfiducia che serpeggia tra i suoi affiliati nei confronti di Teheran. Per i fedayn Troppo tiepida si è dimostrata sin qui la reazione dell'alleato iraniano alle operazioni letali di Tel Aviv e, secondo indiscrezioni di stampa, già nelle ore precedenti al blitz degli F-15 israeliani la Repubblica Islamica ha dovuto inviare i suoi emissari a Beirut per rassicurare i miliziani libanesi. L'uccisione di Nasrallah fa però compiere un salto di livello ad una crisi che vista dalla prospettiva del movimento sciita rappresenta una minaccia esistente senza precedenti nella quale l'esitazione dell'Iran potrebbe essere ritenuta una strada insostenibile.

Per gli esperti di sicurezza dell'Centro Ricerche Alma la vendetta di Hezbollah potrebbe dunque essere affidata all'Unità 910, la squadra del movimento libanese responsabile di colpire obiettivi legati allo Stato ebraico all'estero. Nota anche come “Black Unit” o “Shadow Unit” e comandata da Talal Hamiyahsul cui capo il governo Usa ha posto una taglia da 7 milioni di dollari, la divisione del Partito di Dio ha compiuto operazioni terroristiche in America, Europa, Asia e Africa potendo contare su una rete di cellule più o meno dormienti pronte a colpire.

Alcune delle azioni più clamorose attribuite all'Unità 910 sono gli attentati a Buenos Aires contro l'ambasciata israeliana nel 1992 e il centro culturale ebraico nel 1994 con un bilancio rispettivamente di 29 e di 85 vittime. Più di recente, nel 2012, un kamikaze si è fatto esplodere a Burgas in Bulgaria a bordo di un pullman che trasportava turisti israeliani. Piani contro l'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York e il Pearson International di Toronto sono poi stati sventati a seguito dell'arresto nel 2017 di Ali Kourani, un agente di Hezbollah negli Stati Uniti.

La multinazionale del terrore libanese agisce in gran segreto affidandosi ad individui con cittadinanza straniera legati alle comunità sciite locali o ad organizzazioni criminali. Non è chiaro quanto l'attività dell'Unità 910 si intrecci con quella degli operativi inviati o assoldati all'estero dal regime iraniano a caccia di obiettivi israeliani o americani. Pochi giorni fa la rivista Tempo ha ricostruito la vicenda che ha portato al fermo lo scorso luglio di Asif Merchant, individuo al quale le Guardie rivoluzionarie avrebbero affidato il compito di organizzare l'assassinio del candidato repubblicano alla presidenza Usa Donald Trump come ritorsione per l'uccisione nel 2020 del Generale dei pasdaran Qassem Soleimani.

Il Posta di Gerusalemme rivela che, dopo la strage di Hamas del 7 ottobre, il Mossad ha sventato in tutto il mondo una cinquantina di attacchi commissionati da Teheran contro ebrei o cittadini israeliani. Non si conosce invece il numero dei complotti ordinati nello specifico dall'Unità 910.

Sta di fatto che per l'analista Tal Berry la “Black Unit” di Hezbollah ha avuto “un ruolo significativo nella guerra d'ombre ingaggiata dall'Iran contro l'Occidente”. Resta da capire se nelle prossime ore il ruolo oscurerà quello giocato dal regime degli ayatollah.



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