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Questo Empoli non si batte, ma una Fiorentina troppo spenta non ci prova nemmeno


Partita senza sussulti in cui domina l'equilibrio: la squadra di D'Aversa va a 10 punti, i viola – a secco al Castellani dal 2016 – non creano nessun pericolo

dal nostro inviato Francesco Velluzzi

29 settembre – 20:17 -EMPOLI (FI)

Il derby toscano resta stregato per la Fiorentina che non vince a Empoli dal 2016. Mentre la sorprendente squadra di Roberto D'Aversa rimane imbattuta e tiene anche tre punti di vantaggio sulla Viola costruito per ben altri traguardi. Finisce 0-0 con una Fiorentina quasi irriconoscibile e Rocco Commisso che non va via felice. La speranza è che tra Conference e Milan domenica prossima i suoi ragazzi e, soprattutto, il tecnico Raffaele Palladino gli regalino qualche soddisfazione prima del ritorno negli Stati Uniti. Di soddisfazioni ne regala, invece, e tante, l'Empoli al suo presidente verace Fabrizio Corsi che così forte non aveva mai cominciato. I 10 punti in 6 giornate sono un gran bel mattone verso il solito e obiettivo dichiarato: la salvezza. Le stelle viola non sono riuscite mai a sorprendere i tre attenti difensori azzurri, compreso il georgiano Goglichidze, la vera sorpresa, con Anjorin, di questa squadra che D'Aversa sta guidando benissimo

PRIMO TEMPO

Rocco Commisso arriva 10 minuti prima del via. Con la moglie. Siede accanto al dg Ferrari. Poco distanti Ciccio Graziani e l'ex portiere Mareggini. D'Aversa conferma gli 11 che hanno iniziato nella vittoriosa trasferta di Cagliari, ma cambia un po' il sistema di gioco che è un 3-1-4-2 con Grassi incollato a Gudmundsson. Gyasi e Pezzella aiutano Goglichidze e Viti per non mai scappare Colpani e Kouamè. Palladino, impeccabile in giacca e cravatta, modello molto berlusconiano, tiene il 4-2-3-1 della svolta con la Lazio. Continua a dar fiducia al giovane friulano Comuzzo al centro della difesa, dove tra i 4 a sinistra c'è sempre Gosens e non capitan Biraghi. La fascia la indossa Kouamé. La partita comincia a farla l'Empoli perché Ismajli dopo 3' per un soffio non arriva davanti alla porta sul pallone. Non si gioca a gran ritmo anche se Colpani, seguito da Viti cerca spesso lo spunto. Tanti duelli, tanti uno contro uno. Il primo tiro viola è di Kean, fuori, dopo 19'. Al 21' Palladino toglie la giacca. Ma cambia poco. Solo al 30' la solita fuga di Dodò porta in dote un bel pallone al centro, ma Colpani non arriva. Il resto è poca roba, con Colombo che al 37' ne semina un paio scende al centro, si porta a sinistra, ma calcia malamente. L'unica vera occasione viola, invece, è al 43' e nasce da una palla persa da Colombo. Gyasi ferma Kouamè fallosamente vicino al limite dell'area, ma la punizione di Gud finisce sulla barriera. E Aureliano manda tutti negli spogliatoi senza nemmeno un minuto di recupero.

SECONDO TEMPO

Dagli spogliatoi esce più determinato e deciso l'Empoli che in meno di 8' ha tre palle gol con la Fiorentina che si salva solo grazie alla difesa: Esposito calcia fuori, su Pezzella De Gea respinge, ma Colombo non riesce a concretizzare, su Gyasi , imbeccato da Esposito, salva Gosens in angolo. D'Aversa vede che i due davanti hanno speso tanto e quindi è Colombo al 13' il primo a lasciare il campo in questa partita: spazio a Solbakken. La Fiorentina si scuote per un attimo al 24': Colpani va dentro ea contatto con Anjorin che prende la palla piena, ma il pallone arriva a Kean che si destreggia calcio subendo la deviazione in angolo. Dopo 2' Palladino prova lui la scossa con tre cambi: dentro Beltran, Ikoné e Adli, fuori lo spento Gud, l'irriconoscibile Colpani e Cataldi. Al 30' tocca ancora a D'Aversa: Ekong e Pellegri per Henderson e Sebastiano Esposito. Sostanzialmente di gioco continua a vedersene poco, ma di sostituzioni tante. Palladino, inspiegabilmente, butta dentro Parisi (non giocava dal 29 agosto) per Gosens a 2' e mezzo dalla fine. Ma anche i 4' di recuperatori non servono assolutamente a niente. Solo all'Empoli che congela con qualche perdita di tempo logica il pari restando imbattuto.





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