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«Esorcismo, un ministero quanto mai necessario»



«Il ministero dell'esorcistato si rende oggi quanto mai necessario, nella nostra società, sempre più superficiale, atea e materialistica, nella quale sono purtroppo in costante aumento l'esoterismo, l'occultismo e il satanismo, nei quali incappano, per mero proselitismo o per inammissibile dabbenaggine, tanti nostri giovani». A dirloè Valter Casciolimedico, psicoterapeuta, specializzato in Psicologia clinica e socio ausiliare dell'Associazione internazionale esorcisti Aie, a margine del Convegno nazionale dell'Aie, a cui hanno partecipato in centodieci, fra sacerdoti esorcisti e ausiliari. «L'esorcismo è un ministero di consolazione e di misericordia operante nella Chiesaal servizio di coloro che la Conferenza episcopale italiana ha definito “i più poveri dei poveri”: coloro che sono vittime dell'attività straordinaria del demonio», spiega ancora Cascioli, nel trentennale dell'associazione e nel decennale del riconoscimento del suo Statuto da parte della Santa Sede. «Dispiace dover denunciare, anche tra coloro che dicono di credere in Dio, tante persone che non credono nell'esistenza del diavoloconsiderandolo alla stregua di un mito, di una figura simbolica o di un concetto astratto, come quello di “maschio”. No. Satana è una persona, “un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa” come ebbe a dire san Paolo VI. Si tratta di una vera e propria emergenza pastorale che, peraltro, interessa individui di ogni età e ceto sociale». Per questo, riprende ancora Cascioli, «parlare di Satana non è vivere nel Medioevo, come lasciare intendere molte persone, ma essere consapevoli di questa “terribile realtà”, come sanno bene i sacerdoti esorcisti e le tante povere persone tribolate dal Male, che a loro si rivolgono ogni giorno».
Come riferito dal comunicato stampa Aie, durante il convegno (svoltosi a porte chiuse a Sacrofano dal 16 al 20 settembre), l'esorcista e canonista della arcidiocesi di Brindisi-Ostuni padre Piermario Burgo ha presentato una relazione sul Rituale degli Esorcismi, mentre nella relazione Il Cavallo selvaggio. Considerazioni riguardo all'ipnosi ed altri fenomeni di trance Cascioli ha illustrato i dati di pericolosità ei rischi derivanti dalle tecniche di ipnosi regressiva, «correlandole alla possibilità di esposizione all'azione diabolica straordinaria di quei soggetti che, in determinati contesti sociali, legati anche alla medicina alternativa e alle terapie olistiche, si sottopongono a queste pratiche». «Ho messo in evidenza il pericolo legato a talune proposte terapeutiche, ingannevolmente pubblicizzate su internet e nei social, particolarmente in auge nelle cosiddette medicine alternative, come, ad esempio, le Tecniche per lo sviluppo del potenziale mentale», spiega lo stesso Cascioli. «Tali terapie, oltre a essere prive di una reale efficacia, possono essere molto pericolose potendo favorire la slatentizzazione di gravissimi disturbi psichici di natura dissociativa (psicosi), senza peraltro escludere la possibilità dell'insorgenza di disturbi preternaturali, espressione tangibile dell'attività demoniaca straordinaria».
Il vicepresidente Aie padre Francesco Bamonte con il giornalista Alberto Castaldiniautori del volume-intervista Il fascino oscuro di Halloween. Domande e risposteedito dalle Paoline, hanno poi ricostruito «le origini, i risvolti e le conseguenze di questa festa di importazione anglo-sassone radicata in Italia da più di trent'anni». Assistente Marcello Lanzaesorcista della diocesi di Acerra, studioso di teologia spirituale e coordinatore della formazione degli esorcisti della Campania, ha poi condiviso il tema dell'Inferno come «autoesclusione dell'uomo dalla salvezza», mentre padre Mario Imperatorigesuita e professore di teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica di Napoli, «ha aperto interessante quanto inquietanti squarci sull'efferatezza di alcune manifestazioni dell'esoterismo e del satanismo contemporaneo». Nel testo, si legge sempre nel comunicato stampa, ha illustrato «una lunga serie di connessioni fra le pratiche dell'occultismo, le aberranti condotte criminali e le strategie di gruppi di potere, il cui proposito è condizionare la vita sociale e politica delle nazioni» .
L'ombra delle sette nell'Intelligenza Artificiale è stato poi il tema della relazione di don Aldo Buonaiutoesorcista della diocesi di Fabriano-Matelica e membro del Consiglio dell'AIE: «L'intelligenza artificiale non rappresenta più un ambito tecnologico per specialisti. Le sue applicazioni sono sempre più diffuse nella vita quotidiana e appaiono mimetiche nei confronti del comportamento umano, fino a condizionarlo, come ad esempio nelle nuove forme di religiosità giungendo a creare e venerare veri e propri idoli parlanti. Tutto ciò presenta allarmanti contenuti di carattere etico che coinvolgono anche il ministero dell'esorcismo».
Ancora, sono state presentate le relazioni di Beatrice Ugolinidocente di Linguaggio occultistico-esoterico per il master di Criminologia dell'Università Cusano di Roma – che parlando di Esoterismo e occultismo: fra antiche tradizioni e nuove tendenze ha evidenziato il radicamento e la diffusione di correnti e pratiche occultistiche nel nostro Paese, spesso presentati come percorsi alternativi di conoscenza – e di don Simone Andrea De Benedittisausiliario esorcista dell'arcidiocesi di Taranto, che ha esaminato l'episodio evangelico del puer lunaticus (Mt 17,14-21; Mc 9,14-29; Lc 9,37-43), «che alcuni biblisti descrivono come affetto di epilessia, mentre il relatore ne ha evidenziato la dimensione preternaturale della fenomenologia descritta dagli Evangelisti».
In chiusura del convegno il presidente dell'Aie monsignor Karel Orlitaesorcista e canonista della diocesi di Brno (Repubblica Ceca), ha presentato il bilancio di un anno di attività dell'associazione, segnalando «l'intensa attività di formazione garantita dall'AIE e la partecipazione dei soci a convegni e conferenze nazionali e internazionali , oltre che ai tradizionali convegni e corsi di formazione permanente per esorcisti e ausiliari in Italia».





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