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Barça, i conti ancora non tornano: bilancio chiuso a -91 milioni


Il club blaugrana paga i mancati incassi della vendita della società che gestisce i servizi audiovisivi del club ei lavori di ristrutturazione prolungati del Camp Nou

dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci

30 settembre – 21:17 -MADRID (SPAGNA)

Il Barcellona ha presentato alla giunta direttiva i conti per la stagione che dovrà essere approvata alla prossima Assemblea del Club prevista per il 19 ottobre. Il comunicato della società enfatizza le notizie positive, che ci sono, ma omette tra le altre cose la pubblicazione della cifra totale degli introiti, che all'Assemblea dell'ottobre del 2023 erano stati ipotizzati in 859 milioni di euro.

il buco audiovisivo

E la sostanza dice che il Barça chiude l'anno economico con 91 milioni di euro di perdite. Il motivo è semplice: il mancato incasso della vendita della società che gestisce i servizi audiovisivi del club, Studi del Barçaannunciata un anno fa e mai avvenuto, con conseguente buco da 141 milioni di euro. Al Barça sperano ancora di incassare in totale o in parte la cifra promessa dalla società acquirente Bridgeburg, ma al momento hanno dovuto mettere a bilancio il mancato pagamento. Dal Camp Nou fanno notare che senza questo disastro il Barcellona avrebbe chiuso l'esercizio con 12 milioni di beneficio, ma si tratta ovviamente di un conteggio che non vale nulla.

barcellona, ​​il disastro dello stadio

A condizionare le prestazioni economiche (e in parte anche sportive) del club il trasloco forzato a Montjuic per i grandi lavori di ristrutturazione del Camp Nou. Al Barça quantificano in 100 milioni le perdite causate dal cambio di stadio, e infatti sperano di tornare al Camp Nou, anche se incompleto, ai primi di gennaio (ma non potranno farlo in Champions).

barcellona, ​​salari ridotti

Tra le note positive il record di introiti per le sponsorizzazioni, 210 milioni, e il fatturato della società che cura il merchandising, Blm, arrivato 110 milioni, il 72% in più rispetto a 6 anni fa. A bilancio 80 milioni di utili derivati ​​dalla vendita di giocatori, Dembélé, Kessie, Nico, Abde, Chadi e Marc Guiu, e fiore all'occhiello la riduzione della massa salariale da 670 a poco più di 500 milioni di euro, con ritorno nei parametri consigliati dalla Uefa, che suggerisce che un club investa tra il 55 e il 70% del suo fatturato negli stipendi della prima squadra. Per questo si guarda con ottimismo al budget della stagione 24-25, con la speranza di incassare quanto non pervenuto dall'operazione Barça Studios. A parte ovviamente resta il debito monstre, ridotto da 1.2 miliardi al miliardo netto lo scorso giugno.





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