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L’innamoramento? Ha un effetto doping sul cervello. Ecco come


Scopriamo quali sono gli ormoni coinvolti e come interagire

Daniela Cursi Masella 

3 ottobre – 08:30 – MILANO

Esiste un doping lecito: quello che deriva dall'innamoramento. Le neuroscienze, negli anni, ne hanno dimostrato l'esistenza riconoscendo importanti attività e considerevoli cambiamenti nel cervello. Ed ecco che il cosiddetto “colpo di fulmine” attiva le ghiandole surrenali e innesca il rilascio di sostanze chiamate catecolamine (come adrenalina, noradrenalina e cortisolo). Un mix ormonale che aumenta la pressione cardiaca e produce sudorazione, palpitazioni, bocca secca e vampate di calore. Ma non è tutto qui. Più che il cuore, Little Tony avrebbe dovuto cantare “Cervello Matto”.

Innamorato e dopamina

Uno studio condotto su 37 innamorati da Helen Fisher, presso la Stony Brook University di NewYork, ha riscontrato un'attività significativa in una minuscola zona alla base del cervello, detta area tegmentale ventrale. Qui, i neuroni dopaminerigici svolgono diverse funzioni nel sistema di ricompensa, motivazione, cognizione, assuefazione e dipendenza da droghe. La dopaminaprodotta anche da altre aree del cervello, viene rilasciata non solo al momento dell'eccitazione, ma anche primanella previsione di un abbraccio, un bacio o un incontro con la persona desiderata.

ossitocina e vasopressina

Diversi studi, tra i quali quello condotto da Stephanie Ortigue della Syracuse University (Usa), si sono concentrati su altre sostanze chimiche derivanti dall'innamoramento: l'ossitocina (l'ormone dell'amore che acuisce sentimenti di attaccamento e di gelosia) e la vasopressina (collegata alla fiducia, all'empatia e alla monogamia sessuale). Psicologicamente si traduce nella sensazione di ricompensauna connessione amorosa che porta a un legame chimico ed emozionale fino a percepirsi in un “tutt'uno” con la persona desiderata.

calo di serotonina

La scienza si è spinta fino all'analisi biochimica del sangue dell'innamorato. Vale la pena citare un'italiana, Donatella Marazzitineuropsichiatra dell'Università di Pisa. Ebbene, la ricercatrice ha riscontrato che nei soggetti innamorati vi era una riduzione della serotonina che normalmente è associato al buon umore. Colpo di scena. Perché dovrebbe calare questo neurotrasmettitore, considerando l'entusiasmo che caratterizza gli innamorati? La spiegazione è nel pensiero “ossessivo” concentrato sul partner. Mettere il partner al centro equivalente allo stato di focalizzazione che normalmente riduce i livelli di serotonina.

endorfina

Non potevo mancare le endorfinaprodotto dall'ipofisi e dall'ipotalamo. Vengono liberate quando facciamo l'amore con il partner. Si tratta di componenti del più ampio gruppo degli oppioidi, classificati come neurotrasmettitori. Allontanano stress e dolore.

Un vero e proprio dopinginsomma, autoprodotto e indotto. Per dirla con le parole di Giacomo Pfausprofessore di psicologia alla Concordia University, “L'amore è un'abitudine che si sviluppa dal desiderio sessuale e come racconto chiede appagamento. Il livello cerebrale funziona come quando le persone diventano dipendenti da droghe”.





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