Istruzione

Stipendi docenti, a “Tagadà” il racconto di chi non riesce a vivere dignitosamente: “A Milano servono almeno 2500 euro, spero di non morire di speranza” – Orizzonte Scuola Notizie


Il programma di approfondimento “Tagadà”, in onda su La7, ha dedicato un servizio alla questione degli stipendi degli insegnanti, raccontando le difficoltà di chi, pur con un lavoro stabile, fatica ad arrivare a fine mese, soprattutto nelle grandi città.

“Un'insegnante che lavora 17 ore settimanali guadagna 1.513,93 euro al mese. Lo stipendio di un'insegnante che lavora a Milano è lo stesso di un'insegnante a Lampedusa”viene evidenziato nel servizio. Una situazione paradossale, che non tiene conto del diverso costo della vita tra le diverse aree del Paese.

A testimoniare le difficoltà quotidiane, alcuni insegnanti che vivono e lavorano a Palermo e Milano. “Sono un'insegnante, lavoro a Palermo e guadagno circa 1.600 euro al mese”, racconta una docente. “Con questo stipendio, vivere a Palermo mi permette una vita un po' più tranquilla. Vivo in questa casa da 17 anni, una casa che onestamente non potrei permettere. Ci vivo grazie alla generosità di mia sorella”. Una situazione precaria, destinata a terminare, con la consapevolezza che trovare un alloggio in affitto a prezzi accessibili sarà una sfida.

Ancora più complessa la situazione di un insegnante che lavora a Milano: “So che prima o poi dovrò lasciare questa casa, e probabilmente dovrò anche lasciare Milano, perché oggi come oggi un'insegnante non può permettersi una casa qui”racconta. “Vivo in un monolocale in affitto a 400 euro al mese. Non sono di Milano, quindi nel weekend torno al mio paese, dove ho comprato casa e pago il mutuo”. Una doppia spesa che grava sul bilancio familiare, a cui si aggiungono i costi del trasporto pubblico, indispensabile per raggiungere la scuola.

“Per poter vivere bene a Milano e godere delle cose che offre, un'insegnante dovrebbe guadagnare perlomeno 2.500 euro”stima un'insegnante. Una cifra ben lontana dagli attuali stipendi, che costringe molti docenti a rinunciare a una vita dignitosa o a valutare il trasferimento in città con un costo della vita più basso. “A Palermo riesco ad avere una vita un po' più agiata”ammette un'insegnante.

Il servizio si conclude con l'auspicio di un cambiamento: “La mia speranza è quella di poter vivere a Milano con uno stipendio adeguato. Spero di non morire di speranza”, le parole di un docente. Un appello a una maggiore attenzione per la condizione economica degli insegnanti, che troppo spesso sono costretti a fare i conti con stipendi inadeguati alla realtà delle grandi città.



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