Clamoroso: il progettista Adrian Newey lascia la Red Bull a fine stagione
Il geniale tecnico, il cui contratto scade nel 2025, starebbe negoziando un'uscita anticipata dal team di Verstappen come conseguenza della vicenda che ha coinvolto il team principal Christian Horner
Adrian Newey è pronto a lasciare la Red Bull. Il geniale progettista lascerà la squadra sulla scia della controversia che coinvolge le accuse legate alla vicenda che ha coinvolto il team principal Christian Horner. Lo riportano AutoMotorSport e BBC. Newey è legato alla Red Bull da un contratto che scade a fine 2025, ma secondo alcune fonti starebbe negoziando un'uscita per poter lavorare con un nuovo team già dalla prossima stagione.
situazione esplosiva
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Newey, considerato il più grande progettista di Formula 1 della storia, ha detto alla Red Bull che non vuole proseguire il suo rapporto con la scuderia di Milton Keynes, probabilmente turbato dalla situazione esplosiva creatasi nel team da quando il team principal Christian Horner è stato accusato di molestie sessuali e comportamento inappropriato verso una dipendente, per poi essere assolto dalla stessa squadra dopo un'indagine interna.
lotta di potere
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La posizione di Horner, che ha sempre negato ogni addebito, è apparsa più salda in seno al team dopo l'assoluzione, ma avendo un legame strettissimo con Newey la vicenda ha lasciato delle scorie sulla posizione del progettista. Red Bull e Newey non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento, ma si dice che il progettista sia scontento della lotta per il potere nella squadra e non voglia essere completamente convolto nei progetti delle monoposto di nuova generazione che si vedranno nel 2026.
13 mondiali complessivi
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Adrian Newey è legato alla Red Bull dal 2006 e, insieme a Horner, è stato una delle colonne della squadra fin dalla sua fondazione ad opera di Dietrich Mateschitz. Nel suo palmares con il team di Milton Keynes ci sono 6 Mondiali costruttori e 7 piloti, di cui 4 con Sebastian Vettel e 3 con Max Verstappen: un cirriculum prestigioso che sembra però arrivato ai titoli di coda.
Gazzetta dello Sport
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