Istruzione

Giornata Mondiale degli Insegnanti, la triste parabola discendente degli stipendi: l'Italia riserva alla formazione il 4% del Pil, contro una media OCSE del 5% – Orizzonte Scuola Notizie


La Giornata Mondiale degli Insegnanti è un'occasione per riflettere sulla situazione degli insegnanti in Italia e nel mondo. Secondo il rapporto Ocse “Education at a Glance 2024”, l'Italia è il fanalino di coda dell'area Ocse per quanto riguarda gli stipendi degli insegnanti.

Il salario medio degli insegnanti italiani è fermo a 31.950 euro nel 2019, con una stagnazione rispetto agli altri Paesi europei e una parabola discendente fino al 2023. La differenza retributiva è particolarmente evidente se confrontata con il trend tedesco, che ha visto un costante aumento degli stipendi nel corso degli anni.

La Germania si conferma al primo posto, con una retribuzione media annua di circa 47.250 euro nel 2019, seguita dalla media OCSE di 42.300 euro. Francia e Spagna, pur presentando stipendi inferiori, mostrano una certa stabilità. L'Italia, invece, riserva alla formazione delle nuove generazioni il 4 per cento del Pil, contro una media Ocse del 5 per cento. La spesa è massima alle elementari, ma più bassa alle medie e superiori e crolla all'università.

La situazione degli insegnanti italiani è quindi critica, con stipendi bassi e pochi investimenti sulla formazione. È necessario intervenire per migliorare la situazione e garantire un futuro migliore per le nuove generazioni. La Giornata Mondiale degli Insegnanti rappresenta, dunque, un'occasione per riflettere sulla situazione e per chiedere un cambiamento.

RAPPORTO

Oltre la metà dei docenti in Italia ha più di 50 anni, la scuola soffre di un ricambio generazionale a rilento. Rapporto OCSE

Stipendi docenti, in Europa votato emendamento per migliorare la condizione retributiva degli insegnanti. Princi (FI): “Primo risultato importante”

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