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Gabriele Fava: i conti dell’Inps sono in equilibrio


Gabriele Fava, presidente dell'Inps dal 18 aprile 2024, ha scelto la redazione della San Paolo Periodici come luogo simbolico per presentare un nuovo progetto di riforma che vuole incidere profondamente non solo sul futuro del sistema previdenziale, ma anche su quello del mercato del lavoro italiano. Fava ha messo in chiaro fin da subito la direzione della sua proposta: un patto tra l'Inps e il tessuto produttivo del Paese per rafforzare il sistema contributivo, creando nuovi posti di lavoro e incentivando la crescita economica. «L'Inps non può più essere solo un ente che distribuisce risorse», ha dichiarato Fava, «ma deve diventare un partner attivo del mondo del lavoro, capace di favorire l'occupazione e migliorare la qualità della vita delle persone». Secondo Fava «il sistema pensionistico è assolutamente sostenibile e non ha bisogno di interventi straordinari», invitando a diffidare dei catastrofismi: «L'Inps non fallirà mai, i conti sono in equilibrio», ha assicurato rispondendo alle domande dei giornalisti di Famiglia Cristiana.

Un nuovo modello: il welfare generativo

Al centro della riforma illustrata da Fava c'è il concetto di welfare generativo, un approccio che si distanzia dalla tradizionale logica assistenzialistica. «Il sistema attuale non può più reggersi solo sulla distribuzione passiva delle risorse», ha spiegato Fava. «Serve una nuova visione, che metta al centro la persona e che sappia rispondere in modo personalizzato alle sue esigenze lungo tutto il ciclo di vita».

Questo welfare generativo prevede una trasformazione dell'Inps da ente distributivo a un vero e proprio partner di vita per i cittadini. Attraverso un uso avanzato delle tecnologie, e in particolare dell'intelligenza artificiale, l'Inps mira a migliorare la qualità e l'efficienza dei servizi offerti. «Il nostro obiettivo è personalizzare le prestazioni per ogni cittadino, garantendo una maggiore accountability e trasparenza. Vogliamo accompagnare le persone nel loro percorso di vita, con un'attenzione particolare alle esigenze di giovani, donne, anziani e disabili», ha aggiunto il presidente.

Collaborazione con il mondo delle imprese: il cuore della riforma

Il progetto di Fava non si limita a ripensare i rapporti tra Inps e cittadini, ma si estende anche al tessuto produttivo. Il cuore della sua proposta è un nuovo patto tra l'Istituto e le imprese italiane, volto a creare un circolo virtuoso che possa beneficiare entrambe le parti. «Attraverso agevolazioni e facilitazioni per le aziende che assumono, possiamo creare nuovi posti di lavoro, alimentare il sistema contributivo e garantire una maggiore sostenibilità al nostro welfare», ha spiegato Fava.

Le imprese, in questa visione, non sono più solo contribuenti, ma diventano partner attivi nella creazione di occupazione e sviluppo. L'Inps offrirà incentivi concreti alle aziende che si impegnano a rispettare i contratti e garantire stabilità ai lavoratori, favorendo la creazione di posti di lavoro stabili e qualificati. «È una sfida che possiamo vincere solo insieme», ha sottolineato Fava, «mettendo al centro il bene comune e garantendo un futuro migliore alle nuove generazioni».

Il Progetto Giovani: un investimento per il futuro

Tra le iniziative più significative della riforma presentata da Fava spicca il “Progetto Giovani”, che partirà ad ottobre 2024 e si estenderà per tutto il 2025. Questo progetto mira a sensibilizzare i giovani italiani tra i 18 ei 34 anni sull'importanza della previdenza e della costruzione di un futuro pensionistico solido. Attualmente, circa 35 milioni di giovani in Italia hanno un contributo frammentato o inesistente, con conseguenze potenzialmente disastrose per il loro futuro pensionistico.

L'Inps ha deciso di intervenire con una campagna di educazione previdenziale innovativa e mirata, che comprenderà road show nelle principali città italiane, la partecipazione a fiere del lavoro, la produzione di podcast informativi, video tutorial e una forte presenza sui social media. Inoltre, l'App “Contaci” sarà uno strumento fondamentale per aiutare i giovani a comprendere e monitorare il loro percorso previdenziale. «Dobbiamo insegnare ai giovani a trattare il loro estratto conto previdenziale come un vero e proprio salvadanaio», ha detto Fava. «Questo è il cuore della sostenibilità del sistema contributivo e pensionistico».

La Silver Economy: un'opportunità per l'Italia

Un altro pilastro fondamentale del progetto di riforma è la cosiddetta “Silver Economy”, che Fava considera una risorsa cruciale per il futuro del Paese. Entro il 2050, infatti, gli over 65 rappresenteranno il 35% della popolazione italiana, e questo impone un ripensamento del sistema di welfare, non solo in termini di previdenza, ma anche di assistenza sanitaria e servizi sociali.

«La Silver Economy è un'opportunità, non solo un costo», ha affermato Fava. «Gli anziani possono essere una risorsa preziosa per l'economia e per la società, se supportati in modo adeguato». Il progetto “Spazio Blu”, promosso dall'Inps in collaborazione con il gruppo CDP e Investire SGR, è un esempio concreto di questa visione. Si tratta di un'iniziativa di senior housing innovativa, che prevede la creazione di spazi residenziali per anziani autosufficienti, con aree dedicate alla socializzazione, alla cultura e alla salute. Il primo complesso sarà inaugurato a Roma e rappresenterà un modello di residenzialità intergenerazionale, che metterà insieme anziani, giovani coppie e famiglie.

Intelligenza Artificiale e semplificazione dei servizi

Una delle innovazioni più rilevanti del piano di Fava è l'adozione su larga scala dell'intelligenza artificiale per migliorare e personalizzare i servizi offerti dall'Inps. Fava ha evidenziato come milioni di cittadini hanno già utilizzato senza saperlo strumenti di intelligenza artificiale attraverso servizi digitali come il “Consulente digitale delle pensioni”, che permette di verificare i diritti pensionistici in modo rapido e semplice.

«Non dobbiamo avere paura dell'Intelligenza Artificiale», ha sottolineato Fava, «è una tecnologia che ci aiuterà a migliorare l'efficienza dei nostri servizi ea rispondere meglio alle esigenze dei cittadini. Non sostituirà il lavoro umano, ma lo valorizzerà, liberando risorse da compiti ripetitivi e routineri». Secondo le previsioni del World Economic Forum, l'intelligenza artificiale potrebbe creare nei prossimi anni 97 milioni di nuovi posti di lavoro a livello globale, una sfida che Fava intende affrontare con decisione.

Con il progetto di riforma illustrato alla redazione della San Paolo Periodici, Gabriele Fava ha delineato un futuro ambizioso per l'Inps, che vuole diventare un attore strategico sia nel campo della previdenza che in quello dell'occupazione. «Il nostro compito è garantire un sistema previdenziale solido, inclusivo e sostenibile», ha concluso Fava. «Questo sarà possibile solo attraverso una collaborazione stretta con le aziende e una visione del welfare che metta al centro la persona e le sue esigenze». Un cambiamento che, se attuato, potrebbe segnare una svolta storica per il sistema previdenziale italiano e per il futuro del Paese.





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