Economia Finanza

Lgbtq+, lavoro: la Spagna introduce norme su parità trattamento e non discriminazione


Accelerazione in Spagna per i diritti Lgbtq+. E' previsto oggi il via libera in consiglio dei ministri del decreto che sviluppa misure specifiche per garantire la parità di trattamento e la non discriminazione nel lavoro delle persone Lgbtq+, secondo quanto anticipato da El Pais. Il testo che il ministro del Lavoro e dell'Economia Sociale, Yolanda Diaz, porterà all'incontro è stato concordato con i sindacati ei datori di lavoro lo scorso giugno e attiverà una serie di regolamenti, previsti dalla legge Trans, che saranno obbligatorio per le aziende di oltre 50 lavoratori. Una volta che il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE), la contrattazione collettiva avrà tre mesi per incorporare le misure concordate nei contratti collettivi. L'iniziativa pone la Spagna ancora una volta come paese pionieristico in Europa nel garantire i diritti delle persone Lgbtq+ nella vita e nel lavoro.

La norma

Le imprese che non si rifanno ad accordi collettivi misure avranno sei mesi per adottare le nuove, mentre le aziende con meno di 50 dipendenti non saranno soggette ad alcun obbligo e potranno decidere di aderire intenzionalmente. Nell'ambito delle misure previste, alcune clausole obbligatorie si concentrano sulla formazione e la conoscenza dei regolamenti che impediscono, rilevano e agiscono in caso di discriminazione.

Quali misure dovrebbero essere adottate?

L'accordo è stato firmato il 26 giugno dal Ministro; dal segretario generale del CCOO, Unai Sordo; dal segretario generale dell'UGT, Pepe Alvarez; dal presidente della commissione per l'Eguaglianza e la Diversità, Rodrigo Alvarez Valdez; e dal responsabile della Formazione e della Prevenzione dei Rischi Occupazionali delle CESME, Miguel Canales, e contempla una serie di punti obbligatori. Le misure saranno concordate attraverso la contrattazione collettiva e concordate con la rappresentanza legale dei lavoratori e, tra le altre cose, includeranno:

  • Clausole di parità di trattamento e di non discriminazione che contribuiscono a creare un contesto per la diversità ea promuovere l'eliminazione della discriminazione nei confronti delle persone Lgbtq+.
  • Misure per sradicare gli stereotipi nell'accesso all'occupazione delle persone Lgbtq+, in particolare attraverso la corretta formazione dei lavoratori coinvolti nel processo di selezione, garantendo un adeguato processo di selezione.
  • Le imprese dovranno integrare moduli specifici sui diritti delle persone Lgbtq+ nei loro piani di formazione, che avranno un impatto sulla parità di trattamento, opportunità e non discriminazione.
  • Gli accordi, collettivi e non, dovranno comprendere la realtà delle varie famiglie, coniugi e coppie Lgbtq+ di fatto, garantendo l'accesso ai permessi, le prestazioni sociali ei diritti senza discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità e l'espressione di genere.
  • Le violazioni e le sanzioni per i comportamenti che violano la libertà sessuale, l'orientamento sessuale e l'identità e l'espressione di genere delle persone che lavorano possono essere integrate nel regime disciplinare.

In questa modalità di dà attuazione a quanto previsto dall'articolo 15 del Trans Act, che si riferisce all'uguaglianza e alla non discriminazione delle persone Lgbtq+ nelle aziende. Le aziende con oltre 50 dipendenti dovranno una serie di misure e riservare risorse per raggiungere la reale ed effettiva uguaglianza delle persone Lgbtq+ implementate al loro interno, compreso un protocollo di azione per la prevenzione di molestie o di violenza.



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