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Zelensky incontrerà Papa Francesco: un fragile passo verso la pace



di Lorenzo Rossi

Venerdì mattina Papa Francesco riceverà in Vaticano il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj. L'incontro, previsto dalle 9:30 alle 10:00, è stato confermato dal Vaticano il 9 ottobre. Si tratta di un appuntamento importante per Zelenskyj, che continua a cercare sostegno internazionale contro l'invasione russa e potrebbe cogliere l'occasione per rinnovare gli appelli alla pace. Il loro ultimo incontro risale al giugno scorso, durante il vertice del G7 in Italia. In quell'occasione, il Papa aveva già esortato alla fine del conflitto, un appello rimasto finora senza risposta da parte di Mosca.

Nonostante gli sforzi diplomatici ei numerosi appelli pubblici, Francesco non è riuscito a ottenere riscontri concreti per la pace. Tuttavia, il suo ruolo come figura morale di rilievo a livello mondiale potrebbe essere fondamentale nel cercare una via di uscita diplomatica da una guerra che continua a devastare l'Ucraina ea destabilizzare l'intera Europa.

Intanto, sul fronte del conflitto, l'esercito russo ha rivendicato la riconquista di due villaggi, Novaïa Sorotchina e Pokrovskiï, situati nella regione di Kursk, al confine tra Russia e Ucraina. Questi territori erano stati occupati dalle forze ucraine lo scorso agosto, e la loro ripresa rappresenta un risultato significativo per le truppe russe che cercano di riprendere terreno.

Parallelamente, Zelenskyj ha partecipato a un vertice in Croazia, dove si sono riuniti i rappresentanti di dodici paesi dell'Europa sud-orientale per discutere del supporto all'Ucraina. Tra gli obiettivi del summit c'è l'ampliamento della cooperazione militare e la firma di una dichiarazione congiunta di condanna dell'invasione russa. Questo incontro si inserisce nel contesto di un sostegno internazionale sempre più necessario per affrontare le sfide militari e ricostruire il paese una volta terminato il conflitto.

Sul piano internazionale, la Russia ha annunciato di aver abbattuto 47 droni ucraini, tra cui 24 nella regione di Briansk. Secondo le autorità russe, i droni erano stati lanciati nel tentativo di colpire obiettivi militari sul territorio russo. Nel frattempo, il Cremlino ha smentito le voci secondo cui Vladimir Putin e Donald Trump avrebbero avuto conversazioni segrete dopo il 2021. La notizia era stata diffusa in anteprima da un libro di Bob Woodward, ma il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha negato ogni contatto tra i due leader.





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