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Carica Spalletti: “Il Mondiale è un obbligo, ma non sia un’ossessione”


Il ct azzurro parla alla vigilia della gara della 3ª giornata di Nations League contro il Belgio, in programma domani all'Olimpico

9 ottobre 2024 (modifica alle 19:46) – MILANO

Il peggio, forse, è passato. Dopo la delusione di Euro 2024 e la doppia vittoria nelle prime due partite di Nations League contro Francia e Israele a settembre, Luciano Spalletti torna a guardare con ottimismo al futuro. “Ho visto le stesse cose rispetto a un mese fa e questo lascia ben sperare per il nostro futuro, soprattutto come modo di stare insieme ed essere amici, aiutarsi a fare le cose – esordisce il ct azzurro nella conferenza stampa di vigilia della gara contro il Belgio – Sono fiducioso di quello che possono fare questi ragazzi, li ho trovati carichi di voglia e di energia come a settembre Ho la sensazione di avere a che fare con dei ragazzi che vogliono far conoscere di che pasta sono fatti”.

spalletti tra italia-belgio e il mondo

Chiaro che adesso l'obiettivo a breve termine sia qualificarsi alla fase finale di Nations League, ma poi il target primario degli azzurri sarà quello di non fallire l'approdo al Mondiale del 2026, a distanza di 12 anni dall'ultima edizione disputata. “Lo sentiamo come un obbligo: è quello che ha determinato la nostra storia e fatto felice moltissime persone – non si nasconde Spalletti -. Partecipare per noi è veramente importante, ma non deve diventare un'ossessione o una pressione. Con questo gruppo dobbiamo fare delle esperienze, ma siamo sulla buona strada”. Ecco perché il ct azzurro attende una conferma dopo le buone prestazioni di settembre già domani sera all'Olimpico contro il Belgio. “È una partita fondamentale per il nostro futuro e mi aspetto che venga affrontata con lo stesso coraggio visto nelle ultime gare – parla chiaro l'allenatore azzurro. Le sensazioni sono positive visti gli allenamenti. Pochi 40mila spettatori? No, assolutamente. L'obiettivo non è cancellare quanto successo all'Europeo, ma dare il massimo perché questo ci permetterà di diventare una grandissima squadra ormai è successo, abbiamo parlato del dispiacere che abbiamo subito e che abbiamo fatto vivere ai tifosi”.





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