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Obama il trascinatore in campo per Kamala Harris. “Trump farfuglia e non ha soluzioni, è solo un miliardario viziato”. Dem in visibilio


New York Barack Obama ha fatto il suo ingresso ufficiale nel rush finale della campagna presidenziale. Lo ha fatto a PittsburghPennsylvania, con la folla in delirio, entrando a passo di danza sulle note di “City of blinding Lights” degli U2.

Obama in maniche di camicia azzurra, disinvolto, la capacità di parlare anche a braccio e usare la sua capacità affabulatoria per demolire Donald Trumpattaccandolo in considerazione quelli dalla base i suoi punti forti. A cominciare dalla politica migratoria: “In quattro anni – ha detto – aveva promesso la deportazione, aveva promesso di costruire un meraviglioso muro, ma non ha fatto niente. E sapete perché? Perché ha un 'concetto' di pianoforte, non un pianoforte, è uno che si riempie di parole. Il suo – ha aggiunto – era rude e terribile, fatto per rendere la gente più arrabbiata e non risolvere il problema”.

(afp)

“Sapete – ha continuato – cosa avrebbe effettivamente portato all’ordine al confine e risolto il problema della nostra immigrazione? L'accordo bipartisan che Kamala Harris aveva sostenuto. Il testo era stato scritto da uno Repubblicani più conservatori del Congresso. La stessa legge che Trump ha voluto affondare di proposito, perché pensa di vincere le elezioni con la paura”.

Obama, il diritto all'aborto e le fake news sul clima

Obama ha difeso le donne, celebrato la forza delle “madri coraggiose”, irriso il tycoon sull'aborto (“lui può essere confuso, ma noi no”). Lo ha definito un “milionario di 78 anni che continua a lamentarsi da 9 anni”, uno “che non ha mai cambiato un pannolino”, “mai cambiato una gomma dell'auto”, uno che “farfuglia come Fidel”, e “vuole far pagare alla classe media l'enorme taglio delle tasse per i ricchi amici del suo circolo”.

E la domanda legata alle menzogne ​​lanciate da Trump e dai suoi alleati sugli uragani Helene e Miltondal mancato aiuto del governo – smentito dagli stessi amministratori Repubblicani – alla teoria complottista secondo cui i Democratici hanno dirottato gli uragani negli Stati repubblicani per influenzare sul voto. Per la destra il cambiamento climatico non dipende dall'uomo, ma l'uomo è capace di influenzare sugli uragani.

“Quando è diventato okay tutto questo?”, ha chiesto l'ex presidente.

Kamala venne definita l'Obama donna, ma l'ex presidente si conferma unico, capace di trascinare, toccando il cuore della gente, come quando ha ricordato la madre che gli aveva insegnato la “differenza tra giusto e sbagliato, l'essere responsabile”, lavorare duro, trattare gli altri come vorresti che gli altri trattassero te”.

Stati in bilico: il ruolo chiave della classe media in Pennsylvania

Obama si è rivolto sempre alla classe media, in uno Stato dove la middle-class sarà l'elemento chiave per conquistare la vittoria. Per questo ha sottolineato la natura popolare del vice di Harris, Tim Walzin contrapposizione al milionario viziato Trump.

Tra i sette Stati chiave la Pennsylvania è quello con il più alto numero di grandi elettori in gioco: 19. La Georgia e il Carolina del Nord ne hanno 16, il Michigan 15, l'Arizona 11, il Wisconsin 10 e il Nevada 6. Per essere eletti servono 270 grandi elettori, più della metà dei 538 previsti. Ogni voto conterà. Ogni parola, anche. Da lui la base Democratica si aspettava l'investitura finale di Harris e l'ha avuta.

Alla convention Democratica di Chicago Obama aveva toccato le stesse corde. “Siamo pronti – aveva detto – per un presidente Kamala Harris. E lei è pronta per il lavoro”. “Kamala – ha detto a Pittsburgh – è preparata come nessun candidato è mai stato”. Ogni passaggio, un applauso. Ogni battuta, le risate della platea.

Obama è tornato anche sull'insurrezione del 6 gennaio 2021. “Se Trump – ha detto – non ha protetto il proprio vice (Mike Pence, ndr), cosa vi fa pensare che gli interessati voi?”.

I neri e le donne: uno dei nodi del voto

Prima di arrivare al comizio, Obama si era fermato a sorpresa in una sede di volontari della campagna Harris, per ringraziarli. Si era rivolto in particolare agli afroamericani, ricordando come dubitare di una donna leader – è questo uno degli elementi di perplessità tra i neri – sia un errore: “Le donne della nostra vita ci hanno sostenuto tutto il tempo. Quando abbiamo problemi e il sistema non ci aiuta, loro sono quelle che vanno là fuori, si mettono in marcia e protestano”.

Obama è stato a lungo accusato di freddezza nei confronti di Kamala. Lui e la moglie Michelle erano stati tra gli ultimi a farne l'endorsement. Se anche fosse, ieri non è parso. Nei quarantacinque minuti di comizio il messaggio è stato chiaro. Quando ha salutato la platea, Obama ha invitato ancora una volta ad andare a votare. Gli altoparlanti hanno inondato l'impianto con le note di “Land of Hope and Dreams”, Terra di speranza e di sogni, di Bruce Springsteen.

Adesso la speranza dei Democratici è che Obama riesca a condurre Harris alla vittoria in Pennsylvania e negli altri Stati chiave dove tutto si decide, come fece quattro anni fa con Joe Biden.



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