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Halloween e la Festa dei Morti, come affrontare il tema della morte con i bambini: un argomento delicato che non va banalizzato – Orizzonte Scuola Notizie


Il 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, segue Halloween, ricorrenza di origine celtica che ha preso sempre più piede in Italia, e il 1° novembre, Ognissanti per la religione cattolica.

Mentre la tradizione vuole che si visitino le tombe dei cari, si accendano candele e si lascino offerte, Halloween, con i suoi travestimenti e il “dolcetto o scherzetto?”, sembra aver preso il sopravvento, soprattutto tra i più giovani.

Spiegare ai bambini la festa dei morti significa confrontarsi con il tema della morte, un argomento delicato che non va banalizzato. È importante rispondere alle loro domande con sincerità, senza mentire né complicare la domanda. Condividere ricordi dei defunti e visitare il cimitero può essere un modo per avvicinarli a questa realtà.

La crescente commercializzazione di Halloween, con i suoi simboli e le sue canzoncine, però di distogliere l'attenzione rischia dal vero significato della festa di Ognissanti. “È tutto un gioco”, osserva una mamma e maestra, “ma la sofferenza e la morte esistono e sono reali, non un gioco”. La preoccupazione è che si banalizzi ciò che è vero, allontanando i bambini dalla realtà.

Alcuni genitori, consapevoli di questo rischio, hanno proposto un'alternativa. Organizzando una serata di giochi, cena e Messa, hanno coinvolto i bambini in un'esperienza diversa, che unisce divertimento e rispetto della tradizione. “Due anni fa eravamo in 90”, racconta una mamma a Famiglia Cristianaa dimostrazione che un'alternativa è possibile.

Un modo per ricordare i defunti e celebrare la vita, senza dimenticare il vero significato di Ognissanti.



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